A grande richiesta, tornerà a Milano dal 3 agosto al 7 settembre la retrospettiva "Un genio al lavoro: Xavier Dolan", che proietterà tutti e 5 i film del giovane prodigio canadese, da "Les amours imaginaires" a "Mommy"
Torna a grande richiesta la retrospettiva Un genio al lavoro: Xavier Dolan, organizzata dallo Spazio Oberdan aka Cineteca di Milano. Dal 3 agosto al 7 settembre, i cinefili rimasti in città potranno dunque (ri)godersi su grande schermo le 5 opere del giovane prodigio canadese, che nel giro di pochissimi anni è riuscito ad attirare l'attenzione di critici, festival ed appassionati diventando un punto di riferimento nell'attuale panorama cinematografico.
Il debutto nel 2009 con J'ai tué ma mère, storia semi-autobiografica di un giovane ragazzo omosessuale e del suo rapporto con la madre: fin dal primo film, il cineasta (qui anche in veste di attore) dimostra di saper giocare con le immagini e di avere un cuore pulsante per il dramma più empatico: il risultato comprende 3 premi speciali a Cannes e 4 statuette dai critici di Vancouver. Col successivo Les Amours Imaginaires, le cose vanno ancora meglio: Dolan unisce in un unico pacchetto Almodovar e Wong Kar-wai, mettendo in scena un ménage à trois che scorre lento ed ipnotico sotto le note del Bang Bang di Dalida, e anche stavolta, è pioggia di premi, oltre che di cuoricini.
Il 2012 è invece l'anno di Laurence Anyways, atipica love story tra un transessuale e la sua amante: Dolan dilata i tempi (168 minuti in totale) ma non perde colpi; anzi, approfitta della maggior durata per ritagliarsi ancor più inserti onirici e visionari, il tutto senza togliere l'attenzione alla cosa più importante, ovvero la fragilità amorosa dei protagonisti.
E se nel successivo Tom à la ferme il nostro finisce in concorso a Venezia con l'adattamento di uno spettacolo teatrale che riesce ad evocare echi hitchockiani ma col solito stile deflagrante del giovane quebecchese, la consacrazione definitiva avviene nel 2014 con Mommy: Cannes decide di mettere finalmente l'autore in concorso ufficiale, dove vince il Gran Premio della Giuria in ex-aequo con Addio al linguaggio di Godard. I critici presenti in kermesse sono tutti in ginocchio, anche chi sentiva il nome di Dolan solamente per la prima volta. Ad arrivare, inevitabile come prassi vuole, è il richiamo hollywoodiano, con Jessica Chastain e Marion Cotillard in fila davanti alla porta.
[Leggi anche: Xavier Dolan dirige Jessica Chastain in "The Death and Life of John F. Donovan"]
Insomma, una rassegna imperdibile in quel di Milano. Per il calendario completo delle proiezioni, date un'occhiata al sito ufficiale dello Spazio Oberdan.
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