Istanbul IFF: sette i film italiani

Partirà il prossimo 7 aprile e si concluderà la sera del 17 la 35ª edizione dell’Istanbul International Film Festival, kermesse che vede una sostanziosa presenza di film italiani, anche se non nel concorso internazionale.

Quattro lungometraggi di finzione e tre documentari: il  Sangue del mio sangue di Marco Bellocchio con Roberto Herlitzka, Pier Giorgio Bellocchio e Alba Rohrwacher selezionato nella sezione Challenging the Years, dedicata ai maestri riconosciuti del cinema. Nella sezione Young Masters, che include film premiati dalla critica e dal successo di pubblico troviamo invece il lavoro diretto da Adriano Valerio, Banat – Il viaggio, film reduce da diversi festival in tutto il mondo - in nomination nella sezione ‘Miglior regista esordiente’ il prossimo 18 aprile alla 60 ª edizione dei David di Donatello, per la prima volta trasmessa da Sky.

E ancora il pubblico di Istanbul avrà l'occasione di vedere Mediterranea di Jonas Carpignano, in concorso tra le opere sui diritti umani, mentre la commedia di Edoardo Falcone, Se Dio vuole compare nella sezione Antidepressant.

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Al prestigioso festival turco, guidato dal neo-direttore Karem Ayan, che mette in palio i Golden Tulip, il tris di documentari Made in Italy è formato da tre dei più struggenti e splendidi film italiani di quest'anno: I sogni del lago salato di Andrea Segre per la sezione Documentary Time with Ntv e, nella sezione From the World of Festivals Fuocoammare di Gianfranco Rosi, fresco di Orso d’Oro alla scorsa Berlinale. Infine, a completare la rosa italiana al 35mo Istanbul IFF, già presente in Un Certain Regard a Cannes e in numerose altre rassegne internazionali, sarà Louisiana. The Other Side, documentario di Roberto Minervini che indaga il lato abbandonato e paludoso dell'America che spesso ci dimentichiamo.