Presentati il programma e gli ospiti del decennale dello Lo Schermo dell'Arte Film Festival che si avvierà a Firenze dal 15 al 19 novembre
Ieri mattina nella Sala Cutuli di Palazzo Guadagni Strozzi Sacrati sono stati presentati il programma e gli ospiti del decennale dello LO SCHERMO DELL'ARTE FILM FESTIVAL, alla presenza di Silvia Lucchesi, Direttore del Festival, Monica Barni, Vicepresidente e Assessore alla Cultura Regione Toscana, Tommaso Sacchi, capo segreteria Assessorato Cultura del Comune di Firenze, Gabriele Gori, Direttore Generale Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze, Leonardo Bigazzi, curatore mostra Directing the Real. Artists’ Film and Video in the 2010s, e dei progetti VISIO European Programme on Artists’ Moving Images e Feature Expanded. Art Film Strategies.
Progetto unico nel panorama italiano e internazionale dedicato alle molteplici interazioni tra cinema e arte contemporanea diretto da Silvia Lucchesi, Lo schermo dell’arte Film Festival presenterà dal 15 al 19 novembre un ricco programma: 26 film d’artista e documentari con molte anteprime italiane e 3 mondiali, una mostra curata da Leonardo Bigazzi con le opere di 20 artisti, due progetti di formazione, cinque premi per artisti. Un appuntamento che riunirà per 5 giorni a Firenze la comunità di artisti, registi, curatori, produttori e direttori di istituzioni che lavorano nel campo delle moving images con oltre 70 ospiti internazionali. Il filo conduttore di molti dei film selezionati è la riflessione sull’utilità sociale dell’arte e su scottanti temi di attualità visti attraverso lo sguardo di artisti e registi: libertà di espressione, emigrazione, politica, rapporto arte-uomo-natura.
Inoltre, la mostra Directing the Real. Artists’ Film and Video in the 2010s, a cura di Leonardo Bigazzi, che inaugurerà martedì 14 novembre a Palazzo Medici Riccardi e riunirà fino al 10 dicembre 2017 le opere di 19 artisti internazionali, sarà un ulteriore momento di riflessione sul lavoro svolto in questi 10 anni di attività ma anche uno sguardo aperto sul futuro. LO SCHERMO DELL'ARTE, infatti, è da sempre impegnato nella promozione della produzione artistica delle moving images, attento a cogliere lo sguardo sul reale degli artisti contemporanei e attivo nella scoperta di alcuni fra i più talentuosi artisti emergenti degli ultimi anni.
Il Festival inizierà mercoledì 15 al Cinema La Compagnia con un live set dell’artista e musicista egiziano Hassan Khan, Leone d’argento all’ultima Biennale di Venezia, a cui seguirà la prima italiana di 24 Frames, ultima opera del regista iraniano Abbas Kiarostami.
Fino a domenica 19 novembre, il calendario coinvolgerà le principali istituzioni culturali della città con le quali il festival ha collaborato nei suoi anni di attività, quali Palazzo Strozzi, Le Murate. Progetti Arte Contemporanea, CANGO Cantieri Goldonetta. Saranno proposti anteprime di film d’artista, il Focus 2017 dedicato ad Hassan Khan, documentari sui protagonisti dell’arte contemporanea, tra cui Beuys di Andres Veiel e Koudelka Shooting Holy Land di Gilad Baram; il progetto Moving Archive con film d’archivio riproposti in biblioteche e istituzioni della Città metropolitana di Firenze; la III edizione di Feature Expanded. Art Film Strategies - programma di formazione diretto da Sarah Perks e Leonardo Bigazzi e finanziato dalla Comunità europea - che porterà a Firenze artisti internazionali che desiderano realizzare il loro primo lungometraggio; la VI edizione di VISIO. European Programme on Artists’ Moving Images a sostegno delle giovani generazioni di artisti che lavorano con video e cinema.
Tra gli ospiti del Festival, Shirin Neshat che presenterà il suo ultimo film Looking for Oum Kulthum, il produttore Ahmad Kiarostami, figlio del regista Abbas, l’artista Rä Di Martino che introdurrà Controfigura con Filippo Timi e Valeria Golino, James Krump con la prima del film dedicato al fashion illustrator Antonio Lopez, Rosalind Nashashibi con l’anteprima del suo Vivian’s Garden, Roee Rosen con il suo ultimo video The Dust Channel e Adrian Paci che porterà Interregnum, il regista Heinz Peter Schwerfel con le prime mondiali dei film dedicati a Philippe Parreno e Adrian Villar Rojas, il coreografo Virgilio Sieni con la prima assoluta del suo ultimo cortometraggio Il giardino delle erbacce.
Firenze, 10 novembre 2017 - Sarà il live set Superstructure 2017 di Hassan Khan, vincitore del Leone d’argento per il Promising Young Artist della Biennale di Venezia 2017, ad inaugurare la decima edizione del Festival mercoledì 15 novembre alle 19.00 al Cinema La Compagnia. In programma tre composizioni uniche realizzate tra il 2011 e il 2015, che alternano ascolti lenti e sospesi e temi ritmati per essere ballati. Nei suoi set Hassan Khan unisce brani registrati in studio e improvvisazioni live per le quali usa feedback, filtri, processori, manipolazioni con il laptop, sintetizzatori virtuali ma anche vocalist, ensemble di ottoni, quartetti d’archi, strumenti della musica araba classica, Gamelan, battiti di mani e pianoforte. L’artista, musicista e scrittore egiziano, tra i primi a proporre la musica come tecnica artistica, sarà protagonista giovedì 16 novembre del Focus on 2017 con una lecture (ore 15.45 a Cango Cantieri Goldonetta) e la proiezione di tre dei suoi video (ore 19.30 al Cinema La Compagnia): Jewel (2010), Muslimgauze R.I.P. (2010) e Blind Ambition (2012).
La serata d’apertura proseguirà alle 21.00 con l’anteprima italiana di 24 Frames (2017), ultimo capolavoro di Abbas Kiarostami - vincitore della Palma d’oro a Cannes con Il sapore delle ciliegie nel 1997 e Leone d’argento per Il vento ci porterà via al Festival del Cinema di Venezia nel 1999 - film terminato pochi mesi prima della sua scomparsa e acclamato all’ultimo festival di Cannes, che sarà introdotto dal figlio e produttore del film, Ahmad Kiarostami. Un dialogo tra il lavoro di filmmaker e di fotografo del grande maestro iraniano, realizzato in tre anni utilizzando fotografie scattate nel corso di tutta la sua carriera, strumenti digitali, inserti 3D e green screens, costruito su 24 inquadrature di 4 minuti e 30 ciascuna, che tentano di mostrare ciò che succede prima e dopo lo scatto di una fotografia.
Il 15 novembre aprirà al pubblico la mostra Directing the Real. Artists’ Film and Video in the 2010s curata da Leonardo Bigazzi e realizzata in collaborazione con Fondazione Sistema Toscana-La Compagnia, con cui il festival celebra la sua ricerca decennale delle nuove tendenze della video arte e di artisti emergenti provenienti da ogni parte del mondo, che sarà inaugurata martedì 14 novembre alle 18.00 nella Galleria delle Carrozze di Palazzo Medici Riccardi.
Fino al 10 dicembre 2017 presenterà video, film e video installazioni di 19 artisti internazionali, tra cui i 12 partecipanti alla VI edizione di VISIO. European Programme on Artists’ Moving Images - Bianca Baldi (Italia/SudAfrica/Belgio/Germania), Justine Emard (Francia), Alessandra Ferrini (Italia/UK), Sirah Foighel Brutmann e Eitan Efrat (Danimarca/Israele/Belgio), Graham Kelly (UK/Olanda), Jonna Kina (Finlandia), Daisuke Kosugi (Norvegia/Giappone), Basir Mahmood (Pakistan/Olanda), Rebecca Moss (UK), Arash Nassiri (Iran/Francia), Patrik Thomas (Germania/Portogallo), Driant Zeneli (Albania/Italia) - e altri artisti che hanno preso parte alle precedenti edizioni del programma o nelle 4 edizioni del Premio Lo schermo dell’arte Film Festival: Basma Alsharif, Danilo Correale, Louis Henderson, Diego Marcon, Janis Rafa, Emilija Škarnulyte, Emmanuel Van der Auwera.
La mostra vuole restituire la molteplicità di codici e tematiche di una generazione di artisti che si è formata in un momento storico in cui il confronto con il “reale” e la sua rappresentazione diventano necessari e inevitabili e il cui linguaggio è stato profondamente modificato da transizione da analogico a digitale, utilizzo di internet e dei nuovi mezzi di comunicazione, generando scelte estetiche e formali ben riconoscibili.
Tre le anteprime mondiali: i film di Heinz Peter Schwerfel realizzati per la serie Live Art di ARTE TV (venerdì 17 novembre ore 22.30): Philippe Parreno, le temps de l’espace (2015), girato a New York in occasione della personale dell’artista francese alla Armony Drill Hill, e Adrian Villar Rojas in Istanbul (2016) girato in occasione della Biennale di Istanbul del 2015, per la quale l’artista argentino ha installato sul bordo del Mar di Marmara una serie di sculture di animali fantastici; e l’ultimo corto del coreografo Virgilio Sieni Il giadino delle erbacce, azione coreografica che riflette sul legame tra uomo e natura (domenica 19 novembre ore 18.30).
Antonio Lopez 1970: Sex Fashion & Disco (2017) alla presenza dell’autore James Crump (domenica 19 novembre ore 21.15), storia del più influente fashion illustrator degli anni Settanta che ha rinnovato la concezione della moda ispirandosi alla vita delle strade di New York e Parigi, e del gruppo di amici e collaboratori che lo ha circondato, tra cui Karl Lagerfeld, Yves Saint Laurent, Grace Jones, con musiche di Donna Summer, Marvin Gaye e Isaac Hayes and the Temptations.
Beuys (2017) in cui Andres Veiel, attraverso brani registrati inediti audio/video e interviste, ricostruisce la vita e la carriera del carismatico e rivoluzionario artista tedesco Joseph Beuys noto per aver dato vita al concetto di opera d’arte totale e per aver sollevato più di quarant’anni fa dibattiti su tematiche ancora oggi di forte attualità, come quelle ecologiste, politiche o legate al rapporto tra uomo e spiritualità (giovedì 16 novembre ore 22.00);
Act and Punishment (2015) di Evgenij Mitta, film dedicato al movimento delle Pussy Riot, collettivo punk-rock russo che protesta per lo sviluppo della democrazia e la libertà di espressione, organizzando performance in luoghi pubblici che uniscono azionismo, arte e politica (venerdì 17 novembre ore 19.10).
Il nuovo lavoro di Yuri Ancarani Whipping Zombie che per la prima volta al mondo filma un rituale vodoo della popolazione di Haiti (domenica 19 novembre ore 19.25); due film d’artista realizzati per Documenta 14: Pre-Image (Blind as the Mother Tongue), in cui l’artista curdo iracheno Hiwa K ripercorre a piedi il tragitto dalla Turchia a Roma fatto quando fu costretto a fuggire dalla sua terra (giovedì 16 novembre ore 21.40); Vivian’s Garden di Rosalind Nashashibi, regista e pittrice londinese nominata per il Turner Prize 2017 che sarà ospite del Festival, ritratto intimo delle artiste svizzero-austriache Vivian Suter ed Elisabeth Wild, madre e figlia che vivono in Guatemala in una tenuta circondata da un lussureggiante giardino tropicale (venerdì 17 novembre ore 21.00).
Tra i lungometraggi, l’artista Shirin Neshat, Leone d’oro alla Biennale d’Arte di Venezia nel 1999 e Leone d’Argento con Donne senza uomini alla Mostra del Cinema di Venezia del 2009, presenterà sabato 18 novembre alle ore 21.15 il suo ultimo film Looking for Oum Kulthum (2017), in concorso nella sezione Orizzonti dell’ultimo Festival del Cinema di Venezia, dove torna a parlare della condizione femminile nel suo Iran e nella società islamica, attraverso le vicende di Mitra, una regista in esilio che lavora al progetto di realizzare un film sulla vita della leggendaria diva egiziana, la cantante Oum Kulthum, che come Mitra affrontò la difficile condizione di donna in una società dominata da uomini. In collaborazione con In Between Art Film.
L’artista Rä Di Martino introdurrà sabato 18 novembre ore 19.15 il suo primo lungometraggio Controfigura (2017), con Filippo Timi e Valeria Golino, presentato in anteprima al Festival del Cinema di Venezia, che ritrae una troupe mentre cerca a Marrakech locations adatte per girare il remake del film The Swimmer di Frank Perry; tra di loro Corrado, la controfigura utilizzata per testare le inquadrature, che nutre l’ambizione che il ruolo di protagonista possa essere suo.
Koudelka Shooting Holy Land (2015), in cui il regista Gilad Baram segue Josef Koudelka nel suo ultimo progetto fotografico sulla Terra Santa: immagini emblematiche del conflitto fra Israele e Palestina, panorami mozzafiato della Cisgiordania, la vita quotidiana degli abitanti sono immortalate dalla macchina del fotografo ceco, divenuto celebre per la sua documentazione dell’invasione sovietica di Praga del 1968 (giovedì 16 novembre ore 18.00).
Nel programma, alla presenza dell’autore, anche Interregnum (2017), nuovo video di Adrian Paci, protagonista della personale al Museo Novecento di Firenze dall’11 novembre, in cui sono assemblati filmati delle celebrazioni di funerali di dittatori comunisti di varie nazionalità e varie epoche, con la folla silenziosa e ordinata sconvolta dal dolore, con cui l’artista albanese vuole denunciare la manipolazione e il senso di spersonalizzazione degli uomini e la natura del corpo politico tirannico (giovedì 16 novembre ore 21.00);
The Dust Channel (2016), nuovo lavoro dell’artista, scrittore e regista israeliano Roee Rosen, esposto a Documenta 14 e alla Galleria Riccardo Crespi di Milano: un’operetta lirica surreale con libretto in russo con protagonista l’aspirapolvere Dyson DC07, ambientata nella casa di una famiglia borghese israeliana, la cui fobia dello sporco si trasforma in una perversa devozione verso gli elettrodomestici per le pulizie: una riflessione ironica sulla xenofobia, dove l’elemento della polvere è messa in relazione alla sabbia del deserto e al centro di detenzione per rifugiati politici Holot nel deserto israeliano (sabato 18 novembre ore 18.25).
Ricco anche il programma di workshop: nei giorni dello Schermo dell’arte si svolgerà la parte conclusiva della III edizione di Feature Expanded. European Art Film Strategies, programma di training unico in Europa organizzato in collaborazione con HOME, diretto da Leonardo Bigazzi e Sarah Perks, iniziato a giugno a Manchester, rivolto a 12 artisti che desiderano realizzare il loro primo lungometraggio. Tra i selezionati anche artisti già affermati internazionalmente, come Pauline Curnier Jardin (Francia) che espone alla 57° Biennale di Venezia; Angela Anderson (USA/Germania) artista e regista attualmente presente con una sua opera a documenta 14; Ursula Mayer (Austria) vincitrice nel 2014 del premio Derek Jarman. E ancora: Mariangela Ciccarello (Italia), Michelle Deignan (Irlanda), Bart Groenendaal (Paesi Bassi), Assaf Gruber (Israele), Mario Pfeifer (Germania), Anastasija Piroženko (Lituania), Theo Prodromidis (Grecia), Janis Rafa (Grecia/Paesi Bassi) and Axel Straschnoy
(Finlandia). Le precedenti edizioni hanno permesso ai partecipanti di sviluppare e produrre i propri progetti presentandoli a festival internazionali e vincendo riconoscimenti.
Durante il Festival una giuria, presieduta dalla curatrice della Pinault Collection Caroline Bourgeois e composta dal regista e critico d’arte Heinz Peter Schwerfel e dal produttore Yorgos Tsourgiannis, decreterà i vincitori dei premi 2017, che saranno assegnati sabato 18 novembre alle 21.00 al Cinema La Compagnia: Feature Expanded Distribution Award per la distribuzione del film vincitore da parte di HOME e dello Schermo dell’arte nel Regno Unito e in Italia; Feature Expanded Development Award, una residenza di 4 giorni per lavorare alla sceneggiatura del proprio film con la script consultant Marietta von Hausswolff von Baumgarten; ottod’Ame Film Award, riconoscimento in denaro offerto dalla casa di moda fiorentina per sviluppare la ricerca del progetto filmico; SUB-TI Award, offerto da SUB-TI per la produzione di sottotitoli in una lingua europea.
Inoltre, venerdì 17 novembre alle 15.45 l’Altana di Palazzo Strozzi ospiterà la tavola rotonda aperta al pubblico Becoming a Feature, organizzata in collaborazione con In Between Art Film e Fondazione Palazzo Strozzi, per indagare i fattori che, nell’ultimo decennio, hanno spinto un numero crescente di artisti a confrontarsi con produzioni cinematografiche, con ospiti gli artisti Rä Di Martino, Roee Rosen e Kasia Fudakowski.
Ideato e promosso dallo Schermo dell'arte Film Festival e HOME, diretto da Sarah Perks e Leonardo Bigazzi, Feature Expanded è sostenuto dal programma Creative Europe/MEDIA e organizzato in collaborazione con In Between Art Film, Nederlands Filmfonds, University of Salford at MediaCityUK, ottod'Ame, Institut français Firenze, Fondazione Sistema Toscana-La Compagnia, SUB-TI; partner del programma FID Marseille.
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