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Autore Pierre Hombrebueno :: 1 Marzo 2016

Il product placement, si sa, ha praticamente contagiato tutto il cinema commerciale. Talvolta i registi sono riusciti a camuffarli in maniera quasi geniale, altre volte, invece, si è optato per una modalità più diretta, per non dire svergognata

Adam Sandler

Il product placement, si sa, ha praticamente contagiato tutto il cinema commerciale. Talvolta i registi sono riusciti a camuffarli in maniera quasi geniale, altre volte, invece, si è optato per una modalità più diretta, per non dire svergognata. Mescolando senza soluzione di continuità, eccone alcuni che ci sono rimasti particolarmente in mente. 

L'esempio più cool? Sicuramente Exiled di Johnnie To, scelto in concorso dal Festival di Venezia nel 2006. Diverse le scene di sparatorie nella pellicola, ma in quella più stilosa, a volare, in ralenti, sono addirittura delle lattine di... Red Bull!! Ok, l'autore te li piazza in primo piano, ma quanta eccitazione e figaggine nella sequenza!

Ecco poi Un tipo imprevedibile di Dennis Hugan, pellicola odiata dalla critica ma diventata poi un piccolo cult con l'andare degli anni, merito anche del protagonista Adam Sandler. Il product placement in questione è per la catena di fastfood Subway, e l'attore riesce ad alleggerircelo con la sua solita dose di umorismo contagioso. Qualche anno dopo avrebbe poi replicato in Big Daddy – Un papà speciale, sempre di Dugan, ma passando ai concorrenti, ovvero McDonald's.

E parlando di McDonald's, sapevate dell'esistenza dello scult Il mio amico Mac girato da Stewart Raffill nel 1988? In pratica, trattasi di una fattispecie di E.T. – L'extraterrestre in versione trash, con l'esplosione del delirio in una scena musical in cui la famigliola protagonista si porta il loro amico alieno in un McDonald's: una festa assoluta, tutti ballano felicissimi e contenti, e a un certo punto arriva pure Ronald McDonald in persona! In pratica, un momento così delirante e creepy da diventare decisamente geniale!

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Infine, una segnalazione se la merita anche Il ritorno dei pomodori assassini di John De Bello, che vede in scena un insospettabile George Clooney prima che diventasse il divo pluricelebrato di oggi. La cosa esilarante è l'assoluta nonchalance dell'attore nel piazzare i prodotti pubblicitari in maniera più sfacciata possibile: che si stesse già allenando per gli spot del Nespresso?

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