Rivelazioni scottanti dal grande Peter Greenaway: "Ho 73 anni, e credo che nessuno riesca a realizzare nulla di significativo dopo gli 80. Quindi ho considerato l’idea di suicidarmi con l’eutanasia dopo il mio 80esimo compleanno"
Intervistato dalla rivista 48 hours in occasione del suo prossimo film, il biopic Eisenstein in Messico (incentrato ovviamente sul grandissimo Sergei Eisenstein, e che dovrebbe essere il primo di una trilogia), il regista Peter Greenaway si è lasciato andare a curiose dichiarazioni sul suo mestiere, sul pubblico e sulla possibilità di una… morte anticipata. Innanzitutto, si sofferma sul cinema: “credo che la settima arte stia morendo molto, molto velocemente, e che sia perciò una buona idea celebrare il più grande filmmaker di sempre. (…) Il cinema è in continuo calo, e oramai si è ridotto a illustrare semplicemente favole della buonanotte per adulti”.
Prosegue Greenaway: “Non vado in sala, trovo il cinema davvero troppo noioso. Preferisco andare a vedere una mostra di pittura. Le possibilità della settima arte sono tante e assolutamente straordinarie, è solo che non credo che i registi se ne rendano conto. E comunque il pubblico non guarderebbe mai questo tipo di film che vorrei davvero fare, quindi non posso realizzare suicidi cinematografici. Se solo il pubblico uscisse da questa zona di comfort che è la nozione di narrazione… ”.
È realisticamente pessimista, Greenaway, ed è sulla linea di questo malinconico pessimismo che termina le sue riflessioni: “Sto lavorando a circa 30 progetti. Sono tutti in diverse fasi di produzione. Sto facendo un remake di Morte a Venezia, poi gli altri due film su Eisenstein, una ghost story giapponese, un film sul pittore Oskar Kokoschka, e potrei continuare con l’elenco. Ma ho 73 anni, e credo che nessuno riesca a realizzare nulla di significativo dopo gli 80. Quindi ho considerato l’idea di suicidarmi con l’eutanasia dopo il mio 80esimo compleanno. Per cui, ho ancora sette anni per terminare i miei 30 progetti - che potrebbero anche aumentare.”
[Leggi anche: "Eisenstein in Guanajuato" di Peter Greenaway divide il Festival di Berlino 2015]
Ricordiamo che Eisenstein in Messico arriverà nelle sale italiane il 4 giugno grazie a Teodora Film. Un grande evento per i fan di Greenaway, dato che sono decisamente troppi anni che una sua pellicola non esce dalle nostre parti con una distribuzione regolare, nonostante il cineasta rimanga tra i più corteggiati dai festival internazionali.
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