"È chiaro che le scelte del cast avrebbero dovuto essere diverse" così regista e produzione si scusano in seguito alle polemiche nate attorno al trailer del kolossal
Si tratta di un problema che esiste da quando l’umanità ha iniziato ad autorappresentarsi: non sempre ci ricordiamo di ritrarre le persone in modo diverso rispetto ai nostri canoni. Però quando si ha a che fare con la storia e la geografia e si sta lavorando ad un film un pochino almeno bisogna stare attenti. Ne sono consapevoli i produttori di Gods of Egypt, kolossal americano in cui si raccontano delle improbabili lotte di potere tra dèi, faraoni ed eroi mortali ambientate – ovviamente – nell’Antico Egitto.
Il regista e la produzione hanno di recente rilasciato delle dichiarazioni in cui si scusano per non aver prestato abbastanza attenzione nello scegliere i rappresentanti delle diverse etnie. L’accusa – sorta dopo l’uscita del primo trailer – era, infatti, quella di aver rappresentato gli antichi abitanti dell’Egitto con attori e figuranti di razza caucasica, andando dunque a discriminare le origini di un popolo.
Nel cast di Gods of Egypt nei panni delle divinità troviamo l’attore danese Nikolaj Coster-Waldau (il Jaime Lannister de Il trono di spade) e lo scozzese Gerard Butler; il film uscirà nelle sale americane il 26 febbraio, ma ha già cominciato a scatenare polemiche, fattore che potrebbe non essere completamente negativo per la promozione della pellicola. Dagli uffici della Lionsgate è già arrivato un comunicato in cui gli studi riconoscono la loro responsabilità: era loro compito assicurarsi che il cast rappresentasse in modo veritiero la mescolanza di popoli e culture che caratterizzava l’antica civiltà e per questo riconoscono di aver “fallito” e di non aver rispettato i loro standard di sensibilità e verosimiglianza.
[Leggi anche: Recensione di Exodus - Dei e re | Ridley Scott tenta la sua interpretazione dell'Esodo]
Il regista Alex Proyas – già autore di Io, robot e Il corvo - The Crow – ha rilasciato un comunicato a parte in cui anche lui ha riconosciuto che il cast – nonostante le variabili durante la lavorazione di un film non siano sempre prevedibili – avrebbe dovuto essere diverso.
Non è certo la prima volta che un film scatena polemiche di questo tipo: l’anno scorso per l’uscita di Exodus - Dei e re, Ridley Scott era stato criticato per aver scelto di affidare il ruolo di Mosè a Christian Bale e quello del Faraone Ramses all’australiano Joel Edgerton.
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