Ritratto di Pierre Hombrebueno
Autore Pierre Hombrebueno :: 17 Aprile 2016

Uno guarda all'industria hollywoodiana e pensa al glamour e ai tappeti rossi. Eppure, quello del cinema, ormai lo sappiamo, è anche un mestiere che, talvolta, può essere denso di pericoli, soprattuto per i poveri stuntman

Cliffhanger

Uno guarda all'industria hollywoodiana e pensa al glamour e ai tappeti rossi. Eppure, quello del cinema, ormai lo sappiamo, è anche un mestiere che, talvolta, può essere denso di pericoli, soprattutto per i poveri stuntman.

Pensiamo ad esempio al recente remake di Point Break e, in particolare, alle scene ambientate a cielo aperto. A prima vista potrebbero anche sembrare realizzate con lo schermo verde, ma in verità, il tutto è frutto di un meticolosissimo e dettagliatissimo lavoro da parte degli stunt. Fortunatamente, nessun ferito a bordo, per quanto l'impresa non sia bastata a far fruttare soldi all'operazione.

Ecco poi Cliffhanger – L'ultima sfida di Renny Harlin. Siamo negli anni '90, ben prima che gli effetti speciali invadessero totalmente il cinema americano. Tutte le scene che vedete, quindi, sono state realizzate in vere location, con veri pericoli. Pensate un po', allo stuntman Simon Crane fu pagato la cifra di 1 milione di dollari per passare tra due aerei a 15.000 piedi d'altezza! Voi avreste per caso accettato? Lui sì, ed è pure tornato a casa sano e salvo!

Particolarmente lodevole, tornando all'ultima stagione, è anche Mad Max: Fury Road di George Miller. Un'autentica boccata d'aria fresca per chiunque preferisca gli effetti pratici a quelli digitali. Niente computer, ma tanta fatica a girare adrenalinici inseguimenti e scene d'azione in mezzo al deserto: il sacrificio compiuto dalla squadra, fortunatamente, è stato poi ricompensato da una pioggia di premi e dollari. 

[Leggi anche: Video: ecco 10 fra le scene più difficili e complesse mai realizzate nella storia del cinema]

Infine, viene un certo brividino a pensare a Il grande ruggito, film targato 1981 di Noel Marshall. Stavolta il pericolo non è rappresentato da chissà quali acrobazie o sequenze action, bensì dai numerose bestie presenti in scena, oltre 150 tra leoni, tigri, leopardi e pantere. Ok, magari anche tutte addomesticate, ma sappiate che durante le riprese, ben 70 persone furono ferite sul set, tra cui Melanie Griffith (azzannata da un predatore), Tippi Hedren (morsa da un leone) e il povero direttore della fotografia (120 punti sutura alla sua testolina dopo un attacco feroce da uno degli animali). 

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