Descriversi è un esercizio che richiede molto coraggio, ma per mentire su se stessi è necessario uno sforzo di ipocrisia ancora più impegnativo e spossante, quindi opterò per la sincerità. Ho 45 anni, sono nato a Palermo e sono sposato in seconde nozze, senza prole, perché ho sempre sentito come una responsabilità troppo grande quella di mettere al mondo una creatura.
Di competenze derivanti dagli studi giuridici è rimasto ben poco, visto che appesi la toga di avvocato al chiodo appena pochi mesi dopo l'inizio della pratica forense, trovandola terribilmente noiosa. Quanto al Master in Business Administration post laurea, a quello debbo ogni conoscenza tecnica che ho utilizzato nel mio lavoro di operatore di marketing e vendite. Considero comunque una competenza in senso lato anche l'eredità umanistica che il liceo classico mi ha lasciato.
Non sono un homo faber, avendo scarsissime capacità manuali e non vantando dimestichezza con alcun mestiere di tipo artigianale, se si faccia esclusione per la scrittura, alla quale dedico buona parte del mio tempo libero. Scrivo di tutto, dagli aforismi e le poesie, alle recensioni cinematografiche sui social network, non collaborando più con testate o riviste da moltissimi anni, e scrivo senza velleità o nobili scopi, ma perché per me è come tutte le altre funzioni fisiologiche, necessario alla mia sopravvivenza.
Mi sono quasi sempre procurato da vivere con la vendita di servizi per conto di aziende o come piccolo imprenditore e negli ultimi vent'anni ho lavorato in larga misura all'estero, in Gran bretagna, Romania, Ucraina e recentemente in Germania e Repubblica ceca, dove adesso vivo, a Praga. Ai miei viaggi e alle lunghe permanenze in Paesi stranieri si lega la mia conoscenza di due lingue, l'inglese e il russo, che ho imparato da autodidatta e che mi consentono di godermi molti film e altre risorse in originale, privilegio che reputo fondamentale per un cinefilo.
La mia caratteristica principale è la voracità, che si esprime a tavola ma anche nei rapporti con gli amici, con l'altro sesso, con il cinema, i fumetti, la letteratura e in generale con tutto ciò che mi piace. Non smetterei mai, insomma, e infatti soffro di un'insonnia che sfida a viso aperto il Trevis di “Taxi driver”. E non smetterei mai soprattutto di vedere film, con appetito insaziabile da onnivoro, capace di passare con disinvoltura dalla visione de “L'ultimo sigillo” ad un poliziottesco di 'serie B', come si possono mescolare pietanze di ogni genere, sia le più sofisticate che le più caserecce.
Ho un passato di atleta agonista, avendo praticato arti marziali dall'età di dieci anni fino ai trenta, quando una frattura al ginocchio ha messo fine alla mia carriera sportiva. Da allora gioco a scacchi, come surrogato del brivido della competizione che mi manca sul piano fisico. Ho anche trascorsi da tenzoni poetiche, avendo vinto un paio di concorsi giovanili di poesia con successiva pubblicazione di un libretto di liriche dal titolo "Speranzosa erbetta" (Monaco editore) e da poco ho terminato un romanzo di prossima pubblicazione con le "Edizioni Arianna".
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