Antonio Bido ha presentato la versione in Blu-ray HD di "Solamente nero" che diresse nel 1978, in un incontro col pubblico avvenuto al Nuovo Teatro delle Commedie di Livorno, domenica 23 aprile, nell'ambito del FI-PI-LI Horror Festival
Il regista padovano Antonio Bido, autore di due classici del thriller giallo argentiano degi anni settanta, “Il Gatto dagli occhi di giada” nel 1977, e “Solamente nero” nel 1978, è stato presente domenica scorsa al FI-PI-LI Horror Festival 2017, ad un incontro col pubblico avvenuto dopo la proiezione di “Solamente nero” in Blu-ray, come recentemente editato con il titolo "Terreur sur la Lagune" in una splendida Limited collector's Edition a 4 dischi comprendenti dvd e il cd della colonna sonora, dalla etichetta francese Le Chat qui fume.
Bido ci ha parlato delle difficoltà di realizzare un film per ogni cineasta che voglia poi avere una distribuzione degna di essa e soprattutto se è di generi come il thriller e il giallo, nei quali Bido tanto sembrava nutrire una carriera di belle speranze sul finire degli anni settanta, e divenuto un genere oramai quasi irricevibile dal mercato produttivo e distributivo italiano, salvo rare e sparute eccezioni. Vuoi come ha detto Bido, anche per la mancanza delle figure e dei referenti principali degli stessi registi, i quali erano i produttori italiani di un tempo, disposti a credere e investire o a trovare i fondi in prima persona, per un progetto. Magari anche protestati e che si facevano firmare gli assegni e scontare le cambiali dal ricco macellaio di turno, come sovente anche avveniva. Proprio niente a che vedere con gli executive delle reti televisive di raccolta pubblicitaria di adesso, i quali non sanno nulla di cinema né tanto meno possiedono una formazione specifica in tal senso, o hanno un interesse per esso, senza tanto fare problemi con storie che deviino e facciano pensare. Ma solamente per quello che possa essere un sicuro ritorno economico per l'azienda. Ragion per cui certi progetti non sono nemmeno più sottoponibili, per una loro produzione, e quindi avere una distribuzione magari all’altezza del talento di un qualche giovane -e condannato alla semi-clandestinità-, filmmaker.
Bido stesso si è trovato a non dirigere più un lungometraggio per il cinema dal lontano 1991 con “Blue Tornado”, e già dopo “Solamente nero” nel 1978, dato che il film non ebbe il successo del precedente “Il Gatto dagli occhi di giada”, si è trovato personalmente e per tutti gli anni ottanta a dirigere solo due film, di nullo riscontro commerciale entrambi, la imbevibile commedia demenzial-giovanile “Barcamenandoci” nel 1984, e il militar-musicarello “Mak Pi 100” con Rosalinda Celentano, girato tra l'Accademia della Marina di Livorno e Castiglioncello, nel 1987.
Da trent'anni dunque, Bido non faceva dunque ritorno nella nostra città, in cui è tornato per ricevere il Premio alla carriera del FI-PI-LI Horror Festival.
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