Il Gattopardo, film di Luchino Visconti del 1963, verrà presentato al Festival di Locarno in versione restaurata
Il Gattopardo sarà uno dei protagonisti del Festival di Locarno: il capolavoro di Luchino Visconti, datato 1963, è uno dei titoli più importanti inseriti nel cartellone della kermesse svizzera, in programma dal 6 al 16 agosto.
Dopo il passaggio nelle nostre sale durante lo scorso ottobre, la pellicola verrà nuovamente presentata nella sua versione restaurata, curata dalla Cineteca di Bologna e dal laboratorio L'immagine ritrovata, in collaborazione con The Film Foundation di Martin Scorsese. Farà parte della retrospettiva Titanus, che la manifestazione dedica al cinema italiano e alla nota casa di produzione.
«Se vogliamo che tutto rimanga com'è, bisogna che tutto cambi»: è soltanto una delle tante citazioni memorabili, tratte dal romanzo omonimo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, e rimaste nella memoria collettiva dopo l’uscita del film.
Ambientato nella Sicilia del 1860, il film mostra la decadenza e la fine dell’aristocrazia locale, simboleggiata dal principe Fabrizio di Salina, interpretato da Burt Lancaster, che assiste impassibile al tracollo del (suo) mondo.
Questo cambiamento, segnato da una nuova classe borghese decisa a partecipare alla scalata sociale (il nipote del principe di Salina, Tancredi, interpretato da Alain Delon, è uno di questi), verrà sancito da un maestoso ballo, dal sapore funereo e malinconico: questa sequenza, in assoluto la più citata e ricordata della pellicola, richiese oltre un mese di lavorazione e venne girata all’interno di un edificio settecentesco (il Palazzo Valguarnera-Gangi) di Palermo.
Il film, che si avvale di un cast e di una troupe di altissimo livello (a partire dall’attrice Claudia Cardinale, dal direttore della fotografia Giuseppe Rotunno, dai costumi di Piero Tosi e dal compositore Nino Rota), vinse la Palma d’Oro a Cannes e ottenne diverse altre menzioni nazionali e internazionali.
Oggi, a cinquant’anni di distanza dalla sua prima uscita in sala, viene considerato uno dei più importanti lavori di Luchino Visconti (che, quando lo girò, era reduce da Rocco e i suoi fratelli, del 1960) e dell’intero cinema italiano.
Vederlo a Locarno, nella magica cornice della Piazza Grande, sarà un vero evento, imperdibile, per ogni cinefilo che si rispetti.
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