Se un film è entrato nell’immaginario collettivo, una sola icona può raccontarlo: l’ascia di "Shining", il tubino nero di "Colazione da Tiffany"… Da quest’idea semplice e geniale, 2 creativi hanno tratto un libro che fino al 23/11 è anche una mostra
Facciamo un gioco: se vi disegno una grande casa (molto simile a un hotel), una macchina da scrivere, un’ascia e un fiocco di neve, voi a che film pensate? (Shining) Indovinato! E se tratteggio il cartellino di un prezzo - e lo coloro con un particolare punto di verde -, un filo di perle, un gatto, un tubino nero e… (Colazione da Tiffany!) Ma che bravi! E adesso un po’ più difficile: il Colosseo, una giraffa, un libro con le ragnatele e una suora… Qualcuno all’associazione Colosseo-giraffa avrà già capito, qualcun altro si arrovellerà ancora un po’ e magari andrà a leggersi la soluzione a fondo pagina. Di sicuro, se avete per le mani Filmology di Matteo Civaschi e Gianmarco Milesi (due dei creativi di H-57 studio grafico di design e advertising nato a Milano nel 2004), siete proprietari di un libro che farà divertire voi e i vostri amici per molte serate (o forse per una sola, ma solo se tendete all’ossessivo-compulsivo). Sì perché Filmology (sottotitolo: Da Avatar a Via col vento, i capolavori del cinema per chi non ha tempo da perdere) racconta quasi 200 pellicole cult in una o al massimo due pagine e per giocarci basta avere visto un po’ dei titoli che hanno fatto la storia del cinema (pop – non temiate incursioni di Resnais, Vertov o Fassbinder), essere dotati di intuitività e avere una discreta capacità di lettura delle immagini (o potrebbe capitare di non distinguere un paio di manette da un paio di fedi nuziali).
Preceduto da un lancio su Facebook, ora il libro edito da Rizzoli (il secondo del genere, dopo Shortology, che seguendo la stessa felice suggestione raccontava in pittogrammi 101 storie – dall’arca di Noè ai Beatles passando per la Rivoluzione francese) è disponibile nelle librerie alla modica cifra di 9,90 euro e sarà presentato a Milano martedì 18 novembre alle 19 allo Spazio Oberdan.
Ma non solo: sempre allo spazio Oberdan, fino al 23 novembre 2014, potrete ammirare Cortology. Icone che fanno cinema, la mostra a ingresso libero ispirata al libro (curata dalla Cineteca di Milano e da H-57) che propone 70 tavole ispirate ad altrettante pietre miliari del grande schermo; una serie di poster rivisti in modo ironico (così, da Tiffany, potrebbe capitare che faccia colazione Superman); e un invitante concorso per aspiranti sceneggiatori. Chi arriva alla mostra potrà incontrare in qualunque momento Civaschi e Milesi (presenti non-stop dalle 10 alle 19.30) e cimentarsi con la scrittura di una trama cinematografica sulla base di una serie casuale di 4 icone. Queste saranno proiettate su un mega-screen presente all’interno dello Spazio Oberdan che si attiverà automaticamente ogni 5 minuti per creare nuove sequenze: ogni spettatore potrà così diventare autore su due piedi e inventarsi una storia (drammatica, sentimentale, thriller, poliziesca…). Tra tutte quelle raccolte (anche sul sito shortology.it/cortology) le dieci più originali e brillanti saranno poi prodotte da una casa di produzione, dirette da registi affermati e proiettate al pubblico presso il MIC. Museo Interattivo del Cinema di Milano.
[Leggi anche: Al MIC rassegna cinematografica "Un Po di cinema": il fiume Po e i suoi luoghi]
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