Di innovative rappresentazioni storiche, da "Barry Lyndon" ad "Andrei Rublev"

Ancora consigli di visione, e oggi parliamo di alcune tra le rappresentazioni storiche più innovative della storia del cinema secondo il sempre ottimo Taste of Cinema.

Come non partire, ad esempio, dal Barry Lyndon realizzato da Stanley Kubrick nel 1975? Che l'autore fosse un meticoloso perfezionista è una cosa risaputa, ma è in questo viaggio nel Settecento che va veramente oltre in quanto a messa in scena, tra obiettivi sviluppati appositamente per riprendere immagini a lume di candela e una cura fotografica da far studiare in tutte le scuole di regia.

Che dire, poi, di Andrei Rublev, capolavoro firmato Andrei Tarkovsky? Allontanandosi da tutti i possibili canoni del cinema in costume, il cineasta russo ci trasporta nel 15° secolo usando la figura del pittore Rublev per parlarci – come sempre – dell'esistenza umana in generale, tracciando un racconto tanto intimo quanto universale e carico di scene memorabili, su tutte l'invasione dei tartari. 

Decisamente particolare, poi, è Arca Russa di Aleksandr Sokurov, già considerato da molti uno dei film più belli del 21° secolo. Già l'approccio di per sé è abbastanza originale (un uomo attraversa tutta la storia della Russia attraverso un museo, incontrando svariati personaggi storici), ma se poi ci aggiungiamo pure che il regista ha realizzato la sua opera in un unico pianosequenza, allora il gioco è fatto.

Infine, il portale cita anche I compari del grande Robert Altman, film che ha spinto le barriere del western verso l'ultra-realismo, con le scenografie che venivano costruite man mano che si girava. Indiani e cowboy sono puro contorno: ancora una volta al regista (e a tutta la New Hollywood d'allora, potremmo dire) interessano soprattutto l'individualità e la morale della grande nazione a stelle e strisce.