Essere la voce fuori dal coro, si sa, comporta spesso delle lapidazioni in pubblica piazza. Sarebbe ben più facile unirsi al consenso generale, ma che gusto ci sarebbe? Ecco alcuni film recenti amati da tutti, ma in verità parecchio deludenti
Essere la voce fuori dal coro, si sa, comporta spesso delle lapidazioni in pubblica piazza. Sarebbe ben più facile unirsi al consenso generale e nascondere la propria disapprovazione, ma che gusto ci sarebbe? Non abbiate paura di esprimervi liberamente: ecco alcuni film recenti amati da tutti, ma in verità parecchio deludenti e brutti.
Molto acclamato, ad esempio, è Avengers: Age of Ultron di Joss Whedon, che oltre ad aver guadagnato oltre un miliardo e 400 milioni di dollari nei botteghini di tutto il mondo, si è portato a casa anche le recensioni entusiaste di importanti pubblicazioni quali Empire, The Guardian e Variety. Evidentemente, pubblico e critica amano camminare col prosciutti sugli occhi: non solo Age of Ultron è nettamente inferiore rispetto al suo predecessore, ma è anche una pellicola che odora terribilmente di filler, di capitolo riempitivo che di concreto aggiunge veramente pochissimo all'universo cinematografico Marvel.
Tanti applausi anche per Flight di Robert Zemeckis, candidato a due Oscar e forte di un osannamento generale che va da Entertainment Weekly a Rolling Stone. Ora, massimo rispetto a un autore come Zemeckis, ma questa ci sembra veramente la pellicola più debole della sua filmografia: da salvare è solamente l'atterraggio d'emergenza iniziale (una scena veramente girata con maestria e perenne ansia), ma il resto è così snello e impalpabile da risultare addirittura noioso.
Male pure Ribelle – The Brave, con tutta probabilità il meno esaltante fra tutti i lavori targati Pixar. L'Academy Award come miglior Film d'animazione non è certamente mancato, così come le stellette esaltate di USA Today o Movieline, ma a evaporare, durante la visione, è il mordente a cui ci hanno abituati i creatori di Toy Story e Wall-E. Tecnicamente rimane l'ennesimo punto d'arrivo, ma a latitare è un'emozione profonda che sappia veramente colpire il cuore.
[Leggi anche: Dagli Oscar ai Festival: Film pluripremiati ma non poi così meritevoli]
Infine, e qua ci assumiamo la responsabilità delle pietre addosso, sappiate che non siamo fan nemmeno dell'Hugo Cabret di Martin Scorsese (5 statuette agli Oscar, e il solito standing ovation generale dai giornalisti), autore che continuiamo a preferire in altri ambiti. Ok, Marty c'ha provato, a fare un film per famiglie che fosse anche carico di cinefilia, ma sinceramente abbiamo visto più muffa che reale coinvolgimento, e alla fine della fiera, preferiamo di gran lunga una puntata qualsiasi di Harry Potter.
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