Ritratto di Marco Rovaris
Autore Marco Rovaris :: 24 Ottobre 2014

Torna il rinomato appuntamento con la rassegna annuale sul cinema brasiliano presso MIC - Museo Interattivo del Cinema: Agenda Brasil 2014 propone il candidato all'Oscar "Hoje eu quero voltar sozinho", l'animazione "Rio 2096" e il cult "Orfeo Negro"

Rio 2096

Dal 7 al 14 novembre 2014 torna Agenda Brasil, presso Spazio Oberdan e MIC - Museo Interattivo del Cinema, presentato da Fondazione Cineteca Italiana in collaborazione con l’Associazione culturale Vagaluna: un appuntamento ormai consolidato nell'affollata agenda dell'autunno milanese dove il cinema è da sempre l'asse portante, con una selezione dei migliori film recenti, in lingua originale sottotitolati in italiano, vincitori di riconoscimenti a livello internazionale.

Per il terzo anno consecutivo Milano celebra il Brasile e le sue eccellenze culturali. Come per il passato è possibile rinvenire alcune linee-guida: la continuità di un'indagine sul paesaggio - anche interiore - di un Brasile talora quasi metafisico; l'elaborazione della Storia, anche attraverso la memoria della presenza di un contingente brasiliano sulla Linea Gotica; il confronto con l'orizzonte internazionale, con la rivisitazione secondo modi propri di moduli espressivi che sono ormai storia; e l'anteprima italiana del film designato a rappresentare il Brasile nella corsa agli Oscar, Hoje eu quero voltar sozinho. Il film, diretto da Daniel Ribeiro, racconta la crescita personale e sessuale di un adolescente cieco in cerca di indipendenza.

Cinema, ma non solo. Anche nel 2014 viene infatti proposto un approccio interdisciplinare: una lettura della città di Rio de Janeiro attraverso l'immagine digitale, il tributo a Chico Buarque De Hollanda nella doppia veste di musicista e scrittore, incontri letterari e la riscoperta di filmati archiviati nelle teche RAI.

Per quanto riguarda il coté cinematografico, in programmazione due film che prevedono l’incontro con il regista: A Coleção invisivel, diretto da Bernard Attal e vincitore di svariati premi al Festival di Gramado, e A Historia da eternidade di Camilo Cavalcante, film vincitore al Festival di Paulinia, che racconta le storie d’amore e desiderio di tre donne di età differenti in un villaggio di 40 abitanti, in un paesaggio desertico del nordest brasiliano.

In cartellone, poi, Estômago. Una storia gastronomica, ambientato in Brasile ma che ruota interamente intorno alla cucina italiana; Faroeste caboclo, che racconta una storia che si svolge a Brasilia fra droga e amore; Homem do futuro, film visionario che mette in scena un viaggio nel passato; Hoje, incentrato sulla figura di Vera, ex militante politica; La sottile linea brasiliana, documentario in cui gli autori hanno incontrato alcuni veterani della FEB - Força Expedicionaria Brasileira - in viaggio in Italia per rivedere i luoghi delle battaglie e gli amici di un tempo.

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Uno spazio anche per l’animazione con Rio 2096. Una storia d’amore e furia, il primo film della storia brasiliana ad aver vinto il Festival di Annecy, il festival di animazione più importante del mondo. Splendido racconto romantico che si snoda nell’arco di più secoli, il film narra una storia di resistenza che ben si adatta al genere epico e all'incursione nella fantascienza.

Infine in programma l’unico film non recente ma vincitore della Palma d’oro a Cannes nel 1959, Orfeo Negro, una trasposizione del mito di Orfeo ed Euridice nelle favelas di Rio durante il celebre Carnevale, un cocktail di folclore, esotismo e mito che deve molto del suo fascino alle musiche di Antonio Carlos Jobim e Luis Bonfa.

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