Giunge alla sua ottava edizione il Queer Lion Award, premio alla miglior pellicola a tematica gay tra quelle selezionate alla Mostra del Cinema di Venezia. Tra i film in gara, "Pasolini" di Abel Ferrara e "The Smell of Us" di Larry Clark
Ritorna anche quest'anno il Queer Lion Award, premio speciale alla miglior pellicola a tematica gay e transgender tra quelle selezionate alla Mostra del Cinema di Venezia (27 Luglio / 6 Settembre). 7 i film in gara: Pasolini di Abel Ferrara, The Smell of Us di Larry Clark, Les nuits d'été di Mario Fanfani, The Goob di Guy Myhill, The Farewell Party di Sharon Maymon e Tal Granit, Metamorphoses di Christophe Honoré e Flapping in the Middle of Nowhere di Nhuyen Hoang Dep. A presiedere la giuria del premio speciale sarà Alessandro Zan, deputato di Libertà e Diritti, membro della Commissione Ambiente e attivista per i diritti della comunità GLBT. Con lui, Daniel N. Casagrande (tra i fondatori del premio) e Marco Busato dell'associazione culturale CinemArte.
Quest'anno, inoltre, un premio speciale verrà consegnato a Una giornata particolare di Ettore Scola, al lido in una versione restaurata: il grande regista italiano ha già confermato la propria presenza per ritirare il riconoscimento.
Giunto ormai al suo ottavo anno di presenza alla Mostra, ricordiamo che nelle scorse edizioni il Queer Lion è andato a pellicole come A Single Man di Tom Ford, Wilde Salome di Al Pacino, Un altro pianeta di Stefano Tummolini e The Speed of Life di Edward Radtke. Inoltre, nel 2009, un premio speciale alla carriera è stato assegnato ad Ang Lee, che qualche anno prima aveva portato al lido Brokeback Mountain, vincendo il Leone d'oro.
Nel corso della sua esistenza, il Queer Lion, nato sulla scia del Teddy Award berlinese, non ha certamente mancato di destare polemiche, tra qui quella scatenata da Giovanni Minerba nel 2007; il rinomato direttore del Torino Gay & Lesbian Film Festival ha infatti fatto notare come il premio possa apparire un po' forzato, in quanto spesso, a mancare al Festival lagunare sono proprio le opere a tematica omo, e premiare forzatamente un film, per quanto non sia totalmente rappresentativo di una comunità, poteva essere una cosa abbastanza inutile. Questo non è ovviamente servito a fermare il progetto, sostenuto dall'allora direttore Marco Muller, e oggi, all'edizione numero 8, possiamo ormai affermare che il Queer Lion sia tra i premi collaterali più apprezzati della Mostra. Qualche pronostico sul vincitore?
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