Roland Emmerich cambia totalmente genere allontanandosi momentaneamente dai suoi blockbuster. Dovrebbe infatti dirigere Stonewall, dramma sui diritti gay interpretato dal giovane attore Jeremy Irvine
Roland Emmerich non smette mai di sorprendere, entrando in un progetto che sembrerebbe così lontano dai suoi blockbuster fatti di esplosioni ed effetti speciali. Il regista di Indipendence Day, 2012 e L'alba del giorno dopo dovrebbe infatti girare Stonewall, un dramma sui diritti omosessuali.
Tratto da una storia realmente accaduta, il film racconterà le vicende di un raid poliziesco all'Hotel Stonewall di New York, luogo prediletto da gay e transessuali. Il fatto, avvenuto nel 1969, ha sollevato proteste e lotte per i diritti della comunità omo in tutto il paese, in un periodo di assoluta turbolenza politica. Come se la caverà il regista di fronte a tematiche così delicate ed insolite per la sua filmografia? I fan possono stare tranquilli: Emmerich non abbandonerà certamente il suo lato più mainstream, in quanto è già in pre-produzione il sequel di Indipendence Day, che dovrebbe uscire diviso in due parti nel 2016.
Ma tornando a Stonewall, sarebbe in pole position come protagonista il giovane attore Jeremy Irvine. Classe 1990, il suo esordio è stato con nientedimeno che sua maestà Steven Spielberg in persona, che l'ha voluto nel bellissimo War Horse. Successivamente, l'attore ha lavorato in produzioni indipendenti come il romance Now is good, in cui fa coppia con Dakota Fanning, e The railway man, dove si trova immischiato ad attori pluripremiati come Colin Firth e Nicole Kidman. Prolifico e senza stanchezza, prossimamente lo vedremo anche con Michael Douglas nel thriller The Reach, con Minka Kelly nel dramma The world made straight e con Addison Timlin nella storia d'amore fantasy Fallen.
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