Dei registi contemporanei che non hanno mai sbagliato un singolo film nella loro carriera? Ecco le nostre scelte, dal grandissimo Michael Haneke al nuovo prodigio canadese Xavier Dolan
Dei registi contemporanei che non hanno mai sbagliato un singolo film nella loro carriera? Difficile rispondere. Di David Fincher apprezziamo poco Il curioso caso di Benjamin Button, di Martin Scorsese ci confessiamo dei NON fan di Hugo, mentre tra le opere di Takeshi Kitano ci siamo semi-annoiati con Outrage. Chi rimane? Ecco i primi nomi che ci vengono in mente:
- MICHAEL HANEKE – Innegabilmente uno dei migliori cineasti europei del panorama, sottolineato anche dalla doppia Palma d'oro per Amour e Il nastro bianco. È dal suo esordio nel 1989 (The Seventh Continent) che non ne sgarra uno, nemmeno il tanto discusso remake di Funny Games: d'accordo, non è all'altezza dell'originale, ma l'approccio raggelante e ipnotico è sempre e comunque puro Haneke, e dunque potentissimo e irraggiungibile.
- LEOS CARAX – L'ultimo eroe romantico del cinéma du look: ogni sua singola pellicola è un'esplosione indelebile al cuore, dal debutto in bianco e nero di Boy Meets Girl all'amore sfuggente e totale di Rosso Sangue, passando per il conturbante Pola X e, ovviamente, l'ultimo gigantesco affresco che corrisponde a Holy Motors, un ricchissimo concentrato di tutto ciò che amiamo nel regista francese e nel suo alter-ego Denis Lavant.
- BONG JOON-HO – Il miglior regista coreano del momento assieme a Park Chan-wook. Ma contrariamente al collega, la filmografia di Bong non ha mai subito una minima scossa in quanto a qualità e meraviglia, e pensiamo Flander's Dog, Memories of Murder e The Host. Persino il più rischioso Snowpiercer, sua prima escursione in una produzione internazionale, non ha deluso le aspettative.
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- LARS VON TRIER – Non abbiamo visto il suo mediometraggio del 1982, Befrielsesbilleder, ma il resto della sua filmografia è pura gioia per i nostri sensi. Di certo alcuni suoi film saranno migliori di altri (la superiorità di un Dancer in the Dark o un Antichrist su L'elemento del crimine ed Epidemic è palese), ma anche in quelli meno riusciti riusciamo sempre a trovare dei grandi punti d'interesse che ci fermano dal definirli “errori”.
- XAVIER DOLAN – Occhi apertissimi sul giovane prodigio canadese Xavier Dolan. Ok, è solo all'inizio della sua carriera e avrà decisamente tutto il tempo del mondo per sbagliare, ma ad oggi ha realizzato solo film impeccabili, dal primo J'ai tué ma mère fino al più recente Mommy.
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