Da "Il pasto nudo" a "Me and my brother", i film che raccontano uno dei movimenti artistici più liberi e interessanti di sempre
Se si parla di Beat Generation – quel movimento artistico che negli anni Cinquanta rivoluzionò arte e letteratura portando innovazioni stilistiche, riuscendo a parlare di sessualità, religione, droghe ed esistenza in un modo completamente nuovo – non ci si può limitare a considerare la letteratura. Molti dei temi trattati da Jack Kerouac & co. (così come gli artisti stessi) sono entrati a far parte anche dell’immaginario cinematografico, ecco alcuni film ispirati alla corrente artistica che ha combinato innovazione e libertà raggiungendo dei risultati straordinari.
Il pasto nudo
L’opera di William Burroughs filtrata dallo sguardo viscerale e schizoide di David Cronenberg. Con le visioni allucinate di William Lee, sterminatore di scarafaggi, si raggiungono gli antri più nascosti e irrazionali della mente umana, si viene letteralmente a contatto con i mostri che solo una coscienza sotto l’effetto di sostanze stupefacenti può rendere reali.
Stop a Greenwich Village
Paul Mazursky, regista di Brooklyn di famiglia ebraica, aveva iniziato la sua carriera partecipando come attore al primo lungometraggio di Kubrick, Paura e desiderio. Quel periodo della sua vita divenne materiale autobiografico per il suo film del 1976 in cui si raccontano le vicende, le ansie e gli entusiasmi di un aspirante attore (Lenny Baker) in un Greenwich Village in pieno fermento artistico.
Pull my Daisy
Il film è tratto da un testo scritto da Kerouac, Allen Ginsberg, e Neal Cassady, protagonisti della beat generation. Se Sulla strada è la Bibbia di quel preciso momento storico, Pull my Daisy ne è il breviario cinematografico. Kerouac partecipa come voce narrante, Ginsberg e Gregory Corso in qualità di attori nei panni di poeti beat che passano il tempo in un appartamento newyorchese proprietà di un ferroviere e di una pittrice.
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Un secchio di sangue
Commedia nera diretta dal maestro Roger Corman nel 1959 con il suo attore Dick Miller (Gremlins) nei panni di un artista frustrato costretto a fare il cameriere in un locale frequentato da artisti snob. Una notte uccide il gatto della padrona di casa e usa il cadavere per lavorare alla sua prima scultura che lo farà notare dagli altri artisti... la deriva della storia è facilmente comprensibile.
Me and my brother
Il film di Robert Frank del 1969, l’esordio attoriale di Christopher Walken e Sam Shepard, racconta la storia di Peter Orlovsky, poeta conosciuto anche per essere stato il compagno di Allen Ginsberg, e di suo fratello Julius, affetto da schizofrenia.
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