Le donne al cinema sono una risorsa da non sciupare. Il convegno che si è tenuto al Festival di Zurigo ha analizzato le grandi potenzialità del cinema fatto dalle donne e con personaggi femminili nei film
Le donne al cinema sono una risorsa da non sciupare. Il convegno che si è tenuto al Festival di Zurigo (dal 22 settembre al 2 ottobre) ha analizzato le grandi potenzialità del cinema fatto dalle donne e con personaggi femminili nei film.
Nel corso del summit a Zurigo così si è espressa Laura Lewis di Creative Artists Agency: "Stiamo lasciando sul tavolo un sacco di soldi, solo perché vengono regolarmente escluse opere che riguardano un certo tipo di audience".
Basta vedere il recente successo di Bad Moms, ha affermato il manager Kim Fox di MadRiver Pictures, che sottolinea quanto il pubblico femminile ami quei film che riescano a catturare la realtà delle donne. In quel caso, lo ricordiamo, come si vede anche nel trailer già diffuso, vediamo una donna che non ne vuole sapere di bambini, anzi li odia, rompendo chiaramente lo stereotipo che di solito sono gli uomini a non sopportare i bambini.
Le donne quindi vorrebbero trovarsi rappresentate al cinema, ma è l'industria che mette una serie di paletti per impedire la produzione di certe opere. Tuttavia alcuni film, anche piccoli ed indipendenti, dimostrano che la tendenza e l'accoglienza del pubblico è molto rivelatoria sulle aspettative che riguardano il racconto di una storia attraverso un film.
Prendete ad esempio i film indipendenti usciti negli States quest'anno che hanno guadagnato di più come The Witch, Eye In The Sky, Hello, My Name Is Doris, Love & Friendship e The Lady In The Van. Tutti questi film raccontano storie di donne. Ciononostante l'industria tende a far prevalere la prospettiva maschile, o meglio, a favorire i progetti scritti per un pubblico prevalentemente maschile.
Nel summit anche la top indie producer Christine Vachon — la cui filmografia include opere fondamentali per il genere da Boys Don’t Cry a Still Alice e Carol, la quale ha affermato che c'è un'enorme pressione da parte dei finanziatori per sostenere casting con grandi attori maschili. Nel caso di Still Alice fu lo stesso protagonista maschile Alec Baldwin a mantenere basso il suo ego di grande attore maschile e a capire che il suo ruolo era del tutto subordinato a quello più importante della Alice interpretata da Julianne Moore. Tanto che il titolo non poteva certo essere Still Alice and John... Inoltre, in molti casi le top star maschili non accettano tanto facilmente ruoli di comprimari.
Categorie generali:
Altri articoli che possono interessarti
Per condividere o scaricare questo video: TV Animalista
Facebook Comments Box