L’attore Michele Riondino condurrà le serate di apertura e di chiusura della 75. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia 2018, diretta da Alberto Barbera e organizzata dalla Biennale di Venezia presieduta da Paolo Baratta
L’attore Michele Riondino condurrà le serate di apertura e di chiusura della 75. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia 2018, diretta da Alberto Barbera e organizzata dalla Biennale di Venezia presieduta da Paolo Baratta.
Michele Riondino aprirà la 75. Mostra di Venezia nella serata di mercoledì 29 agosto 2018, sul palco della Sala Grande (Palazzo del Cinema al Lido) in occasione della cerimonia di inaugurazione, e guiderà la cerimonia di chiusura l’8 settembre, in occasione della quale saranno annunciati i Leoni e gli altri premi ufficiali della 75. Mostra.
Michele Riondino (Taranto, 1979) ha studiato recitazione all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio D’Amico, diplomandosi nel 2000. La sua carriera comincia a teatro dove già durante il suo corso didattico ha la possibilità di lavorare al fianco di professionisti importanti come Giuseppe Patroni Griffi, Marco Bellocchio, Emma Dante, Marco Baliani. Passando per ruoli svolti in importanti serie tv italiane, e senza tralasciare il suo impegno nella creazione di nuovi spettacoli teatrali attraverso la compagnia da lui stesso fondata “Circo Bordeaux”, nel 2007 riesce a ottenere il ruolo più importante della sua carriera interpretando l’ambiguo Francesco nel Il passato è una terra straniera di Daniele Vicari al fianco di Elio Germano. Ruolo che gli vale nel 2008 il premio come miglior attore al Festival del Cinema di Roma e la menzione speciale come miglior attore al Festival di Miami. Dal 2008 ottiene successo e diversi riconoscimenti, tra cui il Golden Graal 2009 come Rising Star e la candidatura alla cinquina dei Nastri d’Argento 2009 per l’interpretazione di importanti ruoli in film come Fortapàsc di Marco Risi, Marpiccolo di Alessandro di Robilant, presente nella sezione Alice nelle città del Festival del Cinema di Roma 2009. Nello stesso anno è il protagonista di Dieci inverni, fortunata opera prima di Valerio Mieli, presentato Festival di Venezia e selezionato al Festival di Tokyo.
Il 2010 è l’anno delle conferme: viene selezionato come uno dei 10 migliori talenti europei e ritira il premio Shooting Star alla Berlinale, gira poi le pellicole Henry di Alessandro Piva e il pluripremiato Noi credevamo di Mario Martone, in concorso nuovamente al Festival di Venezia, edizione quest’ultima dove ottiene anche il premio “Biraghi” consegnato dal SNGCI e il Nastro d’Argento collettivo. L’anno successivo lo vediamo di nuovo presente al Festival di Venezia nel cast dell’opera prima di Saverio di Biagio Qualche nuvola. Durante quest’anno Michele si divide fra grande e piccolo schermo, accettando la coraggiosa sfida di interpretare Salvo Montalbano. Protagonista di 6 film per la tv, Il giovane Montalbano, è il prequel del fortunato ruolo interpretato da Luca Zingaretti, successo RAI del 2012.
Sul grande schermo invece è il protagonista di Acciaio tratto dall’omonimo successo letterario di Silvia Avallone per la regia di Stefano Mordini, ed anche di Bella addormentata, per la regia di Marco Bellocchio, entrambi presentati a Venezia 69. Nel 2012 Michele Riondino firma la regia degli spettacoli teatrali La vertigine del drago (presentato al Festival dei Due mondi di Spoleto nel 2012) e Siamo solo noi, che lo vedono anche interprete. Nel 2014 è il co-protagonista de Il giovane favoloso (regia di Mario Martone, concorso ufficiale Venezia 71), è uno dei protagonisti di Maraviglioso Boccaccio (regia fratelli Taviani) e protagonista di Senza lasciare traccia (regia G. Cappai). Grazie all’incredibile successo televisivo riscontrato con il Giovane Montalbano (che sfiora gli 8 milioni di telespettatori e uno share del 30%), la RAI affida nuovamente a Michele i ruoli da protagonista di due importanti e attesi progetti del palinsesto 2015: Giovane Montalbano 2 e Pietro Mennea: la freccia del sud, biopic in due puntate successo della stagione di RAI 1 che ha toccato i 7 milioni di telespettatori con il 25% di share, sulla vita del famoso atleta olimpionico.
Nella stagione teatrale 2015-2016 Michele è impegnato con gli spettacoli Orfeo e Euridice (regia Davide Iodice), Giulio Cesare (regia Alex Rigola) e Angelicamente anarchici – Fabrizio De Andrè e Don Andrea Gallo (regia Michele Riondino). Al cinema, sempre nel 2016, Michele è protagonista de La ragazza del mondo (presentato a Venezia 73, dove Michele riceve il Premio Pasinetti come migliore attore e anche il Ciak d’oro) e all’inizio del 2017 esce nelle sale con il film di Tony D’Angelo Falchi. Alla Mostra di Venezia dello scorso anno è presente con Diva!, unico interprete maschile nel lungometraggio ispirato alla grande diva Valentina Cortese, accolto con successo in Sala Grande. Il film esce domani 7 giugno nelle sale italiane. Michele è anche protagonista del film tv La mossa del cavallo tratto dal romanzo di Camilleri, che non smentisce il primato di Michele nel vincere la sfida dell’Auditel (oltre il 32,3%). Vedremo prossimamente sul grande schermo Michele Riondino nel film di Antonello Grimaldi Restiamo amici. Da 5 anni è il direttore artistico del concerto del primo Maggio a Taranto.
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