Ritratto di Marco Rovaris
Autore Marco Rovaris :: 26 Dicembre 2014

Lo scrittore e saggista statunitense diventa fonte di ispirazione per un nuovo film horror indipendente, "Miskatonic", che richiama alla memoria famosi luoghi dell'universo immaginario creato da Lovecraft all'interno dei suoi numerosi scritti

Miskatonic

La casa di produzione indipendente RadioactiveGiant ha acquisito i diritti per sviluppare, produrre e distribuire Miskatonic, lungometraggio ispirato ai lavori dello scrittore horror H. P. Lovecraft, uno dei rappresentanti americani più prolifici e ricordati della letteratura del terrore, spesso snobbato dai piani alti della critica ma capace di conquistare un seguito di fan enorme grazie alla sua produzione variegata e costruita su un universo fantastico basato sulla topografia dell'America nel Nord-Est.

Il toponimo "Miskatonic" è stato creato nel solco dell'invenzione della penna di Providence, tinto di dark fantasy, science-fiction e horror. Lovecraft usava in continuazione la fittizia e prestigiosa Miskatonic University, collocata nel Massachusetts e chiamata così sulla base dell'adiacente fiume Miskatonic, con la sua prima apparizione nella storia pubblicata nel 1922 dallo scrittore Herbert West–Reanimator. 

La produzione sarà affidata a Albert Sandoval e Daemon Hillin, con Sandoval che si metterà anche dietro la macchina da presa per dirigere lo script di Devlin Mann e Stephen Dare. RadioactiveGiant ha recentemente terminato le riprese di By the Rivers of Babylon, con Crispin Glover, Connie Stevens, Joely Fisher e Mark Boone Junior, sempre con la regia di Sandoval.

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La produzione di Miskatonic è prevista dalla casa di produzione tra la fine del 2015 e l'inizio del 2016. "Questo è il tipo di progetto che contiene qualsiasi cosa io ami sullo storytelling e sul filmmaking", queste le parole di Albert Sandoval sul film.

Lovecraft era anche saggista e più volte ha tentato di analizzare le dinamiche sottese al suo pensiero immaginifico: "Penso che la cosa più misericordiosa al mondo sia l'incapacità della mente umana di mettere in relazione i suoi molti contenuti. Viviamo su una placida isola d'ignoranza in mezzo a neri mari d'infinito e non era previsto che ce ne spingessimo troppo lontano. Le scienze, che finora hanno proseguito ognuna per la sua strada, non ci hanno arrecato troppo danno: ma la ricomposizione del quadro d'insieme ci aprirà, un giorno, visioni così terrificanti della realtà e del posto che noi occupiamo in essa, che o impazziremo per la rivelazione o fuggiremo dalla luce mortale nella pace e nella sicurezza di una nuova età oscura".

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