Ospite fra le pagine di Variety, Cate Blanchett ci rivela nuovi dettagli sull'attesissimo "Carol", nuova pellicola di Todd Haynes. Qui dividerà lo schermo con Rooney Mara, sua compagna in una storia d'amore lesbo
Che Carol sia una delle pellicole che attendiamo di più al Festival di Cannes 2015 ve l'abbiamo ormai ripetuto ad oltranza. Merito di un cineasta come Todd Haynes ovviamente, ma anche di una protagonista come Cate Blanchett, indiscutibilmente tra le migliori interpreti del panorama mondiale, qui in un melodramma lesbo. È proprio l'attrice a rivelarci ulteriori dettagli sul film, ospite fra le pagine di Variety. Tra i momenti con più hype, la scena d'amore con Rooney Mara in una stanza d'albergo: “Ma non sarà come La vita di Adele – spiega la donna – Non è quella l'ambizione della pellicola”.
Un film difficile da realizzare, Carol. “È stata dura. È complicato trovare i finanziamenti per film di livello intermedio incentrati su delle donne. Tante persone credono che la gente non voglia vedere determinate opere, il che non è una cosa vera”. Per questo, nonostante la Film4 detenesse i diritti sul romanzo di Patricia Highsmith dal 2000 (ormai 15 anni fa!), solamente adesso l'adattamento ha potuto finalmente realizzarsi. Diversi i registi e i produttori che si sono succeduti a bordo, e per nostra fortuna ad averla spuntata è proprio Haynes, autore con cui la Blanchett ha un legame speciale, avendoci già collaborato per Io non sono qui.
Durante la scorsa primavera, prima d'iniziare le riprese, la Blanchett racconta di aver passato molto tempo con il regista interrogandosi sul concetto d'erotismo. "Qual è la parte più erotica del corpo? Continuavamo a ripeterci che i polsi fossero molto erotici. E il collo, le caviglie. La scrittura della Highsmith riesce a catturare questi squisiti dettagli che gran parte delle persone non nota, ma che di certo non passano inosservati nell'occhio dell'amante. Abbiamo parlato moltissimo delle zone erogene”.
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L'augurio dell'interprete per il futuro del cinema? La parità sessuale nell'industria hollywoodiana. E che i produttori capiscano finalmente che i film con delle protagoniste femminili abbiano in verità un loro pubblico tutt'altro che di nicchia. Una prova? Blue Jasmine di Woody Allen, con cui la Blanchett ha vinto l'Oscar come Miglior Attrice Protagonista.
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