Recensione di Ang babaeng humayo (The Woman Who Left) | Un immenso Leone d'oro
Festival di Venezia 2016: il Leone d'Oro della 73a Mostra va all'ultimo capolavoro di Lav Diaz, "Ang babaeng humayo (The Woman Who Left)". Qui la nostra recensione
E alla sua prima volta in concorso veneziano ufficiale dopo svariate vittorie nella sezione Orizzonti, Lav Diaz compie l’ennesimo miracolo realizzando un film dalla durata extra (stavolta abbiamo 226 minuti – tanti per lo standard abituale degli spettatori – in verità meno per il cinema dell’autore, talvolta arrivato anche a 7/8 ore) che ha l’invidiabile dono di scorrere senza far percepire mai la propria lunghezza: la fluidità di Ang Babaeng Humayo (The Woman Who Left) t’immerge in un vortice d’ipnosi che trascende il tempo sciogliendoti in una dimensione “altro” senza lancette dell’orologio, come se ogni frame – attimo di vita – fosse subito eternità – e quindi cinema fantasma evanescente, supremo.
Una prassi ancora una volta purissima, quella di Diaz, un catturare (ed espellere) immagini senza compromessi abbracciando in pieno una libertà concessa a pochissimi, nel panorama contemporaneo. I movimenti di macchina si contano sulle dita di una mano, e a prevalere è la fissità di un piano fermo in cui però a succedere è tutto: amore, odio, disperazione, rimpianto, vita, morte, rabbia. In una parola, il distillato dello stesso esistere ed esserci, qui e ora, o là oltre la luce, dentro uno schermo che è, più che mai, riflesso poetico. E Lav ci riesce senza ricorrere a virtuosismi o aggressioni estetiche (sotto questo punto di vista, lui è – davvero – il polo opposto di Brillante Mendoza), rivelandosi il più grande impressionista tra i cineasti odierni.
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E in questo suo viaggio denso di evocazioni, ecco delinearsi una galleria di umanità che scava nel cuore con la loro immediata semplicità empatica, dai poveracci che si menano per strada fino allo struggente transessuale interpretato da John Lloyd Cruz. Ma la stella che tutto assorbe con la sua presenza magnetica è ovviamente la Woman Who Left aka Charo Santos-Concio, immensa attrice che non vedevamo sul grande schermo da quasi vent’anni. E anche per il suo ritorno, dobbiamo ringraziare solamente Diaz.
Voto della redazione:
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