Amanti degli effetti speciali? Allora non perdetevi "Sopravvissuto - The Martian" di Ridley Scott, "Ant-Man" di Peytoon Reed e "The Walk" di Robert Zemeckis. Qui alcuni video sulla loro lavorazione
Che meraviglioso anno per gli effetti speciali, un campo su cui l'industria hollywoodiana continua a primeggiare. Mancano ancora un paio di mesi prima che l'Academy annunci i suoi Best Visual Effects dell'anno, ma di certo non potranno ignorare questi tre titoli usciti negli ultimi mesi e segnalati da Deadline:
SOPRAVVISSUTO - THE MARTIAN di Ridley Scott - La storia, ormai lo sappiamo, racconta di un povero astronauta (Matt Damon) rimasto bloccato sul Pianeta Rosso senza nessun altro attorno. Per realizzare al meglio l'ambientazione, il responsabile degli effetti Richard Stammers si è consultato direttamente con la NASA. Spiega: “Riuscire ad arrivarci ha comportato molte difficoltà. Anche delle domande semplici come 'Di che colore è il cielo su Marte?' erano difficili (...) Ma creare una realistica e plausibile visione con un'accuratezza scientifica che ha ottenuto l'approvazione della NASA è stata probabilmente la parte più soddisfacente del lavoro”.
ANT-MAN di Peyton Reed – A curare gli special effects, niente di meno che i maghi della Industrial Light & Magic, la cui lunga attività comprende già rinomati capolavori come Star Wars di George Lucas, Ritorno al futuro di Robert Zemeckis e Terminator 2 – Il giorno del giudizio di James Cameron. Con il cinecomic targato Marvel, la compagnia ha potuto sperimentare delle nuove cose, giocando con le dimensioni e la percezione del tempo. In particolare, nella scena di combattimento tra il protagonista e Falcon, e poi ovviamente in tutto il lungo delirio con Ant-Man microscopico avvolto da un mondo improvvisamente gigantesco.
[Leggi anche: Recensione di Ant-Man | Spassoso cinecomic per l'outsider dell'Universo Marvel]
THE WALK di Robert Zemeckis – Anche in questo caso, abbiamo un vero esperto del settore come Kevin Baillie, già precedentemente responsabile di Transformers e I pirati dei Caraibi. Contrariamente ai film sopracitati, però, stavolta il nostro non ha dovuto ricreare mondi sci-fi o creature fantastiche, bensì delle immagini il più possibile vicine alla realtà. Racconta Baillie: “Il nostro obiettivo era lasciare che gli effetti speciali vivessero sullo sfondo. Le immagini dovevano sostenere la storia, e non prendere il suo posto”. Così, il team ha praticamente ricostruito ogni singolo dettaglio, dagli altissimi grattacieli fino ai venditori di Hot Dog.
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