Il direttore dell’International Rotterdam Film Fest, Bero Beyer, da Toronto annuncia le novità della prossima edizione del festival più sperimentale d’Europa
Tante novità in campo per il prossimo festival di Rotterdam che si svolge di solito alla fine di gennaio (dal 27 gennaio al 7 febbraio 2016). È stato lo stesso direttore Bero Beyer ad annunciarle direttamente dalla vetrina del Festival di Toronto in svolgimento in questi giorni. Nel complesso il Festival più che la solita sterile vetrina si propone di creare una forte interazione con alcune originali sezioni molto diverse tra loro.
Prima di tutto i premi dell’Hivos Tiger, che saranno di 40000 euro divisi tra regista e produttore. Ci sarà anche un premio speciale della giuria di diecimila euro per l’opera in competizione che mostrerà di aver raggiunto l’obiettivo di eccezionale artisticità. Anche se in questo caso il giudicio di artisticità sembra davvero molto vago…
In ogni caso 15 film concorreranno per tre premi della stessa somma di quindicimila euro.
D’altra parte come rimarca Beyer: “Cercheremo di focalizzarci sui lavori più innovativi, originali e audaci” Per questo motivo ci sarà un premio al giorno.
Il Festival si avvale oltreché delllo sponsor Hivos, dell’importante contributo di Hubert Bals Fund, che sostiene attraverso i suoi finanziamenti quelle opere che attraverso la loro artisticità dimostrano di essere anche un formidabile mezzo di critica sociale.
Tra i film selezionati il primo degli otto in concorso è History Future della filmmaker e artista Fiona Tan. È una delle opere senz’altro più attese e molti di sicuro andranno a Rotterdam solo per vedere questo originale patchwork, costruito tra finzione, documentario e saggio, che dovrebbe raccontare nel complesso l’avventura di un personaggio coinvolto nei disordini dell’Europa di oggi. Nel film troviamo coinvolti famosi talenti dell’interpretazione come Denis Lavant (Holy Motors, Beau Travail), Mark O’Halloran (Calvary) e Johanna ter Steege (Spoorloos, Tirza).
In una seconda sezione troviamo invece film realizzati da registi affermati e che hanno già una distribuzione, ma allo stesso tempo il Festival continuerà a supportare con il suo Live Project, già iniziato nel 2014, la diffusione delle opere, proiettandole simultaneamente in quaranta sale sparse in Europa. Quanti festival fanno lo stesso?
Nella terza sezione invece ci saranno soprattutto master class, retrospettive e programmi speciali per approfondimenti su vari aspetti dell’industria del cinema
In una quarta sezione, filmmakers e critici esploreranno il linguaggio dei film da punti di vista e prospettive diverse. Verranno anche analizzate le varie intersezioni tra film, televisione e altri media.
Naturalmente sono attesi tutti i dettagli per completare il programma del festival.
[Leggi anche: Le Pussy Riot saranno ospiti al Film Festival di Rotterdam]
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