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Autore Simona Carradori :: 14 Ottobre 2016

Durante una discussione che ha avuto luogo il 10 ottobre al Premio LUX di Bruxelles, il regista britannico Ken Loach ha parlato dell'importanza di avere "un codice etico che costruisca ponti, diversamente da coloro che alzano muri”

Ken Loach

Il 10 ottobre, il Premio LUX ha celebrato il suo decimo anniversario a Bruxelles, con la partecipazione di numerose figure legate al mondo del cinema europeo, come giornalisti, attori e registi. Tra questi ultimi anche il britannico Ken Loach, vincitore della Palma d'oro all'ultimo Festival di Cannes per il film Io, Daniel Blake.

Dopo aver commemorato il regista polacco Andrzej Wajda - deceduto proprio il giorno prima dell'evento - ha avuto inizio la celebrazione del premio LUX, che si è aperta con una discussione intitolata “Quale sarà il ruolo del cinema europeo nell’Europa di domani?”, durante la quale varie personalità di spicco - Loach su tutte - si sono scambiate punti di vista sulla questione.

[Leggi anche: "The Flickering Flame", un documentario interattivo sulla carriera di Ken Loach]

Il regista ha difeso l’idea di un’Europa unita e in grado di affrontare la colonizzazione degli USA, ed ha esaltato il premio LUX, che secondo Loach ha avuto il merito di "creare e condividere luce tra i popoli in Europa”. Ha infine esternato supporto per il politico britannico Jeremy Corbyn e criticato la Brexit, proponendo di agire “con un codice etico che costruisca ponti, diversamente da coloro che alzano muri”.

La discussione nella sua interezza è servita a riflettere sull’importanza acquisita negli anni dal premio promosso dal Parlamento Europeo, e sul suo impatto positivo per la diffusione del cinema nell’Unione al di là delle barriere linguistiche, “portando i film dall’Europa agli Europei”.

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