La Sixteen Films è attualmente al lavoro su "The Flickering Flame", documentario interattivo che racconterà i 50 anni di carriera di Ken Loach e le battaglie che ha dovuto combattere per riuscire a girare le proprie pellicole
Dopo Jimmy's Hall, presentato allo scorso Festival di Cannes e in arrivo nelle nostre sale il 18 Dicembre, Ken Loach sarà protagonista del documentario The Flickering Flame, il quale esplorerà i 50 anni di carriera dell'autore e le battaglie che ha dovuto combattere per riuscire a girare le proprie pellicole. A dirigere l'operazione, il figlio Jim Loach, che per l'occasione intervisterà non solo i fedelissimi collaboratori del rinomato cineasta, ma anche i suoi detrattori. L'idea del progetto, spiega la produttrice Rebecca O'Brien, sarebbe nata un paio d'anni fa, quando negli archivi della Sixteen Films furono scoperte delle scatole contenenti materiali importanti sui vecchi film di Loach, tra cui pellicole credute perse (come il documentario Black and White), lettere, note, appunti e altra memorabilia.
Spiega la O'Brien sulle pagine di Screen Daily: “C'è così tanto materiale affascinante in questo archivio, non solo sui singoli film, ma anche sulla nostra Storia e le battaglie che abbiamo combattuto. Abbiamo deciso di condividere questa risorsa e di trovare una via affinché il pubblico scopra questo lavoro da sé. Quindi, perché non creare un progetto interattivo che porti gli spettatori dietro le quinte e nel cuore dei tesori dell'archivio?”.
Attualmente, tutto il materiale scoperto è custodito dalla British Film Institute, la quale si sta occupando di catalogare i vari oggetti. Insomma, i tanti fan del cineasta militante non staranno più nella pelle, anche perché stavolta non si tratterebbe del solito documentario in stile BBC o Discovery Channel, bensì di un lavoro interattivo che permetterà agli utenti di muoversi con più dinamismo.
[Leggi anche: Ken Loach racconta l’attivista irlandese James Gralton]
In via eccezionale, la Sixteen Films ha unito le forze con la compagnia francese Upian, specializzata proprio in lavori interagenti. Dice in proposito la O'Brien: “Con loro stiamo sviluppando un progetto originale che permetterà all'utente di vedere un documentario lineare, che però potrà portarlo fuori pista per scrollare in altri materiali di archivio, per poi farlo tornare nuovamente dov'era prima”. Ok, non ci abbiamo capito moltissimo nemmeno noi, ma è innegabile che il lavoro suona assolutamente interessante, sopratutto per chi intende entrare nel mondo e nei pensieri di un autore che ha sempre usato il cinema per riflettere le sue idee politiche e sociali. Staremo a vedere..
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