Da Heath Ledger a Paul Walker, ecco alcuni attori scomparsi prematuramente in questi ultimi anni, e che tanto potevano ancora dare al cinema
Attori scomparsi prematuramente, e che tanto potevano ancora dare al cinema. Qualche giorno fa, Heath Ledger avrebbe compiuto 37 anni, e invece si è spento a 28, nel pieno della sua maturità artistica. Versatile, carismatico fino al midollo e fascino ribelle, nel corso della sua carriera ha attraversato i generi più disparati, dal romance per teenager (10 cose che odio di te) al dramma gay (I segreti di Brokeback Mountain), passando per l'avventura in costume (Casanova) e il fantasy (Fratelli Grimm), il dramma (Paradiso + Inferno) e il cinecomic (Il cavaliere oscuro). L'Oscar è arrivato postumo proprio per l'hero movie firmato da Christopher Nolan, ma siamo sicuri che ne avrebbe decisamente potuto prendere altri.
Lo stesso per Philip Seymour Hoffman, morto di overdose due anni fa. Il pubblico e la critica lo consideravano uno dei migliori attori del panorama, e non senza motivo. Basti considerare Truman Capote – A sangue freddo, con cui ottenne tutti i premi possibili di Hollywood, dall'Academy Award al Golden Globe, passando per il SAG e i Critics Choice. E guai a considerarlo un unico colpo di fortuna, dato che il nostro vanta anche pellicole quali The Master di P.T Anderson, Happiness di Todd Solondz, Quasi famosi di Cameron Crowe e diverse altre.
Di un'altra pasta, ma ugualmente noto al grande pubblico è poi Paul Walker, uno dei volti principali della saga di Fast & Furious assieme a Vin Diesel e Dwayne “The Rock” Johnson. Attore di genere forse ancora in cerca di uno sbocco drammatico (nel 2006 l'abbiamo visto in Flags of our Fathers del grande Clint Eastwood), fu purtroppo vittima di un incidente stradale nel 2013. Non sapremo mai, insomma, quali altre sorprese ci avrebbe riservato la sua carriera in costante ascesa.
[Leggi anche: Le passioni e l'impegno umanitario di Paul Walker proseguono con una nuova Fondazione]
Infine, siamo sicuri che poteva darci qualcosa in più anche la bella Skye McCole Bartusiak. Non è celebre quanto gli altri nomi citati in questo articolo, ma nel corso della sua breve carriera (morì a soli 21 anni per overdose accidentale), ha potuto lavorare con alcuni dei divi più grandi dell'industria, da Mel Gibson (Il patriota) a Michael Douglas (Don't say a Word). L'attrice, inoltre, ha anche avuto un ruolo di supporto in una delle serie più celebrate degli anni zero, 24.
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