Si è fatta attendere e non poco al Social World Film Festival Annamaria Barbera, nota al pubblico televisivo per il ruolo di Sconsolata, che ci ha rivelato il suo desiderio di interpretare dei ruoli drammatici lamentando la distrazione dei produttori
Solo qualche mese fa ai microfoni di Verissimo, Annamaria Barbera ha raccontato di non essere pienamente soddisfatta dal punto di vista lavorativo. Al Social World Film Festival di Vico Equense, dove è stata accolta dal calore del pubblico, ha ribadito la sua volontà di cimentarsi in ruoli diversi. “Ho recentemente ricevuto una proposta molto interessante di cui non potrò parlare fino a quando non si concretizzerà. Però è vero che, senza falsa modestia, conoscendo la mia intensità drammatica e la mia forza, mi sono sentita vittima della distrazione di molti registi e spero che loro possano presto rimediare. È mio dovere fare il mio mestiere ma non posso farlo da sola”. Riguardo la paura di restare imprigionata nel mondo di Sconsolata, ha osservato: “Non ho avuto paura del pubblico perché Sconsolata è come un angelo che è venuto da me e ha significato tanto nel mio rapporto con le persone, anche in situazione di sofferenza. Capire che potevo dare qualcosa per alleviare le sofferenze degli altri è stato un dono di cui sono grata. Oggi manca l’ascolto e tutti abbiamo dei dolori, ecco si può mandare un bonifico (ride, n.d.r.) ma si può anche alleviare la sofferenza tramite la forza di una battuta. Quindi se c’è una trappola non è in questo senso ma da parte di un mercato che ignora i talenti. La disattenzione di cui parlavo prima non c’è solamente nei riguardi della sottoscritta ma di molti altri. Quello che manca molto spesso da parte dei produttori è un senso di dovere nel portare il meglio nelle case delle persone del nostro tempo. Noi artisti dovremmo essere dei tramiti”. Ma come motiva Annamaria Barbera l’entusiasmo sorprendente con cui è stata accolta in Costiera? “Nel mio cuore ancora non mi capacito. Sconsolata è internazionale ma soprattutto al Sud mi dimostrano sempre un affetto che mi commuove”.
Il 3 aprile 2014, è uscito il suo nuovo libro Dimmelo ammèil, un ulteriore modo per comunicare con le persone sole e farle sorridere. “Prima di quel libro ho scritto Caro amico di letto, dove varie donne comunicano con il loro amico di letto. La cosa più importante è distinguere tra l’uomo che mistifica e quello che misti-fica (ride, n.d.r.). A me piace l’uomo con le tre S, sexy, signore e sensibile. Mio marito ne ha solo due Salvatore e stronzo (ride, n.d.r.)”. Annamaria Barbera ha poi rivelato quanto Anna Magnani sia stata da sempre un suo punto di riferimento. “Io adoro Sofia Loren ma la Magnani l’ho sempre tenuta dentro. Poi quand’ero piccola, mia madre amava Sangue e Arena con Tyrone Power e sono cresciuta con il mito della femme fatale. E oggi come donna sono abbastanza fatale (ride, n.d.r.)”.
Ma Annamaria Barbera si sente una diva? “Direi recidiva (ride, n.d.r.)”. Nel luglio 2013 ha ricevuto il premio Giffoni Experiens ed in quella occasione ha presentato al pubblico l’amore della sua vita, la figlia Carlotta, che custodisce gelosamente. Ma quanto conta l’ironia nel rapporto tra madre e figlia? “L’ironia è sempre benvenuta, ma nel rapporto madre figlia bisogna essere spiritosi e comprensivi e poco ironici perché, come dice Sconsy, io sono stata figlia dei fiori, figlia del ’68 e figlia di puttana (ride, n.d.r.). Nel rapporto serve fiducia, pazienza e un sacco d’amore. Noi madri spesso siamo un’ansia continua e bisogna accettare che i nostri figli vivano. Che poi alla fine, io ti ho lanciato, ma ti ripiglio pure (ride, n.d.r.)”. Annamaria Barbera è poi salita sul palco del Social World Film Festival regalando a tutti gli spettatori un piacevole momento di intrattenimento in cui ha cantato, recitato divertenti monologhi e nostalgiche poesie.
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