Al Giffoni Film Festival è stata presentata l’anteprima di "Io Rom Romantica", il primo film italiano diretto da una regista Rom, in sala dal 24 luglio. Nel cast la giovanissima attrice Rom Claudia Ruza Djordjevic, Lorenza Indovina e Marco Bocci
Il primo lungometraggio della regista Laura Halilovic, Io Rom Romantica, è stato accolto dal plauso del pubblico del Giffoni Film Festival, dove è stato presentato in anteprima nazionale. La pellicola è il racconto appassionato di una giovane ragazza con il sogno del cinema, intrappolata in una comunità ancora troppo ancorata alle tradizioni. Si tratta di un traguardo storico per la nostra cinematografia poiché Laura Halilovic, nata a Torino nel 1989 da una famiglia della Bosnia-Erzegovina, è la prima regista rom a dirigere un film in Italia. La protagonista della sua storia, prettamente autobiografica, è interpretata da una giovanissima attrice esordiente, anche lei rom, Claudia Ruza Djordjevic, classe 1998. Gioia ha 18 anni e vive a Falchera, in provincia di Torino, insieme alla sua famiglia. Mentre i suoi genitori sono ansiosi di farla sposare, lei custodisce un sogno nel cassetto: diventare una regista. Quando apprende il suo rifiuto alle nozze, la famiglia va in preda alla disperazione e le escogita tutte pur di farla innamorare del suo promesso sposo. Gioia invece trova nel meccanico Alessandro (Marco Bocci) un amico che tenterà di aiutarla nella realizzazione del suo sogno. Il mito di Gioia, così come quello della regista, è Woody Allen di cui si innamora guardando Manhattan. Il riferimento a Woody Allen ricorda molto il recente Paris, Manhattan in cui una farmacista fa di tutto per incontrarlo e dichiarargli il suo amore. Io Rom Romantica, prodotto dalla Wildside in collaborazione con Rai Cinema è stato sostenuto dall’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza e uscirà in 15 copie il 24 luglio, distribuito dalla Good Films.
Il film è un pregevole tentativo di raccontare una realtà sempre troppo osteggiata, mai capita fino in fondo, e oggetto di pregiudizi e discriminazione in Italia così come nel resto del mondo: la comunità rom. Tutti in piedi dunque per la determinazione con cui una regista così giovane è riuscita a realizzare un film apparentemente impossibile. Siamo certi che non si tratti del primo e ultimo film per Laura Halilovic che dimostra anche una certa abilità dietro la macchina da presa. Peccato che il livello della recitazione, fondamentalmente amatoriale, e la mediocre sceneggiatura non siano all’altezza delle sue capacità. Una storia certamente sospesa tra sogno e realtà ma in cui le famiglie rom vengono rappresentate senza alcun realismo e in maniera fin troppo semplicistica. Le scene di festa e i costumi fanno spesso pensare ad un prodotto Bollywoodiano e l’impianto narrativo ricorda molto Sognando Beckham. In Io Rom Romantica l’amore per il calcio viene sostituito da quello per il cinema mentre l’ammirazione per David Beckham si è trasformata in quella per Woody Allen. Nel film di Laura Halilovic manca solamente la componente amorosa, appena accennata o quanto meno più realista rispetto al film di Gurinder Chadha. Molto bella la colonna sonora, composta da Santi Pulvirenti, che accompagna con dolcezza il ritmo di un film non sempre incalzante. In ogni caso la regista ha vinto la sua sfida e chissà che questo film possa diventare un piccolo sassolino lanciato nel grande lago del pregiudizio e dell’indifferenza.
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