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Autore Simona Carradori :: 22 Agosto 2016

Il regista di "Where to Invade Next" è convinto che il candidato repubblicano non abbia mai voluto diventare Presidente, e ora, spaventato dal successo, starebbe cercando in tutti i modi di mandare a monte la sua carriera politica

Moore - Trump

Il controverso e sfrontato Michael Moore, già noto per le posizioni contrarie alle politiche repubblicane USA, ha scritto un lungo messaggio sul suo sito web in cui rivela - secondo fonti segrete ma certe - che il candidato Donald Trump starebbe cercando di sabotare la sua stessa campagna elettorale.

A detta del regista, l'imprenditore non ha mai voluto diventare realmente presidente. L'unico motivo per cui avrebbe iniziato la corsa alla presidenza riguarda il suo contratto con la NBC per il programma televisivo The Celebrity Apprentice, il format da cui ha tratto ispirazione il nostrano The Apprentice con Flavio Briatore. Trump aveva già contattato altri network per la trasmissione, perchè semplicemente - dice Moore - voleva più soldi. E il modo migliore per avere ulteriore visibilità mediatica - e quindi rafforzare la sua collaborazione con la NBC - era proprio quello di candidarsi alle primarie. O meglio, candidarsi per finta.

Infatti l'autore di Bowling for Columbine ricorda ai suoi followers come la prima campagna del candidato repubblicano fosse stata talmente improvvisata, da non avere né staff, né un discorso preparato, né infrastrutture adatte. Scrive il regista: "Trump ha semplicemente iniziato a parlare, chiamando i messicani "stupratori" e "spacciatori", dichiarando di voler costruire un muro per tenerli fuori dagli Stati Uniti. I suoi commenti furono così offensivi che la NBC, anziché offrirgli un contratto migliore, ha chiuso definitivamente la loro collaborazione. Non solo, ha anche cancellato dal palinsesto tutti i concorsi di bellezza prodotti dall'imprenditore, come Miss USA e Miss Universo".

Ovviamente Trump si aspettava tutt'altro, e secondo Moore, giunto a quel punto non poteva fare altro che continuare la sua finta campagna, così da mostrare a tutti gli altri network che avrebbero potuto comprare The Apprentice quanto gli americani lo amassero e lo volessero come leader.

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Il regista, più pungente che mai, continua: "Lui sapeva, ovviamente, che non c'era alcuna possibilità di vincere le primarie, e certamente non voleva davvero diventare il candidato dei Repubblicani, tantomeno avrebbe voluto essere presidente degli Stati Uniti. Ovviamente non voleva! Essere presidente significa lavorare veramente ed annoiarsi. Inoltre dovrebbe vivere nel "ghetto" di Washington DC, in una piccola casa vecchia di 200 anni con solo due piani! Di cui il secondo non è un attico! Ma questo non era un vero problema per Trump, dato che quella messinscena sarebbe durata solo qualche mese".

Invece a quel punto - come tutti sappiamo - successe qualcosa che nessuno si aspettava: iniziò a piacere davvero alla gente, iniziò ad avere consensi e ad essere presente in ogni programma televisivo.

"Trump si innamorò di sé stesso, di nuovo" dice Moore: "...e si dimenticò quale fosse davvero la sua missione iniziale. Uno show televisivo? State scherzando? È per i perdenti! Lui sarebbe diventato la star di qualsiasi show televisivo!"

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Donald Trump è attualmente il candidato repubblicano che dovrà scontrarsi contro la candidata democratica Hillary Clinton. Ma secondo Michael Moore l'imprenditore non sarebbe contento di questo risultato, e al momento starebbe rilasciando dichiarazioni sempre più estreme e razziste, non perché sia davvero un pazzo come tutti credono, ma perché il suo scopo è quello di costringere gli altri a buttarlo fuori forzatamente dalla sua carriera politica.

Conclude il regista: "desidera farsi buttare fuori, così da poter accusare gli altri del suo fallimento. E soprattutto, non sopporta l'idea di essere ufficialmente dichiarato perdente nella notte dell'8 novembre, quando Hillary Clinton diventerà presidentessa degli Stati Uniti".

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