Ritratto di Andrea Caramanna
Autore Andrea Caramanna :: 28 Dicembre 2020
Locandina di Death to 2020

Death to 2020: Arriva un'altra ventata di aria fresca dagli autori di Black Mirror, che presentano un film sull'anno terribile della pandemia, il 2020, ma è un'altra prospettiva, un mockumentary tra il ridicolo e il grottesco

Così a prima vista, nei primi minuti chissà perché ci viene il ricordo di un nostro grande autore scomparso e soprattutto dimenticato ormai da tutti: si chiamava Marco Ferreri e guarda caso nel 1969 dirigeva Il seme dell'uomo che parlava proprio di grandi catastrofi e dell'umanità minacciata dall'estinzione. Ma è la sua prospettiva satirica e grottesca che ricorda questo falso documentario diretto dagli autori di Black Mirror, una delle serie più interessanti degli ultimi anni, Charlie Brooker e Annabel Jones, ed appena uscita su Netflix. mentre su Wikipedia ci informano che l'accoglienza critica è stata totalmente negativa... Chissa perché!?

Beh forse nessuno si aspettava che così presto si affrontasse la questione dell'umanità prima e durante la famigerata pandemia in chiave derisoria, laddove i vari protagonisti interpretati da noti attori sono proprio scienziati, personaggi e politici quasi della realtà. Ma soprattutto nel film ci sono lunghi estratti che parlano in maniera troppo esplicita dell'uccisione di George Floyd e la gratuita violenza di un potere quasi illimitato delle forze dell'ordine basato sulla segregazione razziale o quantomeno di alcune fascie sociali.

Non è neanche un caso che il film inizi dai devastanti incendi avvenuti in Australia a gennaio del 2020, per passare alla ambientalista attivista Greta Thunberg, che ci appare ancora più non qualificata a rivestire il ruolo di predicatrice dell'umanità... ! E poi soprattutto negli States, con Mr. Trump che forse non è proprio il presidente che ci hanno fatto credere, la regina Elisabetta (Tracey Ullman), preoccupata dai duchi del Sussex, Harry e Meghan che lasciano la famiglia reale, che abbandonano il Regno Unito e anche il loro ruolo famigliare, e i miliardari egoisti che sono pronti a rifugiarsi nei loro bunker di fronte ai disastri ambientali, mentre le borse di tutto il mondo bruciano miliardi, i supermercati si svuotano e arriva la pandemia con i lockdown prima in Europa. Ecco il famigerato coronavirus, considerato da uno scienziato come un pallone da basket alieno renderizzato nella PlayStation 2... Certo alcuni di questi virus "demenziali" (visto che sembrano spuntati fuori da un cartone dei supereroi), in particolare quelli di Wuhan si suppongano provenire dai pipistrelli, ma sfortunatamente questi animali non parlano - afferma lo scienziato - e possono emettere solo ultrasuoni... e per giunta nelle prove di laboratorio, per capire cosa era successo, i pipistrelli catturati sono scappati...

Ma il documentario ci fa anche soprendentemente capire su che cosa sia possibile discutere, attraverso il personaggio dello storico interpretato da Hugh Grant: oggi il nocciolo della questione è il divide et impera, e noi vediamo che è proprio la suddivisione tra fazioni che si sta amplificando, ma qui non si prende sul serio neanche questo. Però è vero che ormai non si cerchi più di analizzare seriamente una tematica, che si passi in fretta e furia alla creazione di fazioni contrapposte che si faranno poi la guerra fra loro. Così è stato per le elezioni negli USA, dove gli scontri tra pro Trump e pro Biden erano all'ordine del giorno. 

Il film procede verso una apoteosi di nonsense, tutti i personaggi sono sostanzialmente nelle stesse condizioni di illusione e paranoia. Svolgono una vita all'insegna di una apparenza e di varie performance (vedi i millenials impegnati nei lavori più strampalati), ma alla fine sono tutti segnati da una inevitabile inutilità. Il teatrino della pandemia è comico e grottesco a 360 gradi e da ogni parte lo si voglia guardare, in tutti i suoi risvolti, come se la commedia umana suonasse sempre falsa. Cosa è rimasto di autentico nell'umanità? Forse niente, tanto che è impossibile (ri)prendersi sul serio, fare finta di nulla e continuare la grottesca commedia della vita! E questo Death to 2020 lo afferma senza alcun dubbio!

Trailer sottotitoli italiano

Voto della redazione: 

3

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