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Autore Claudio Mundo :: 12 Maggio 2015

Il Festival di Cannes è da sempre il più prestigioso tra i festival. La qualità artistica delle opere è il suo punto di forza. Di quali "Palme d'oro" di questi anni va recuperata la visione?

Malcolm McDowell in "If..."

Di tutti i festival del film, Cannes è senza alcun dubbio quello che ottiene la maggiore attenzione mediatica. Ciò non si deve solo all’alto tasso di glamour della manifestazione, che si giova del panorama della Costa Azzurra, ben più attraente delle location di altri festival come Berlino o Toronto, ma al fatto che da sempre Cannes ospita opere di alta qualità artistica.

[Leggi anche: Le Palme d'Oro più ingiuste degli ultimi anni]

La sessantottesima edizione del Festival di Cannes (13-24 maggio) prenderà il via questa settimana: quale migliore occasione per un piccolo amarcord di alcune pellicole vincitrici della Palma d’oro degli scorsi anni? In fin dei conti, va riconosciuto che il Festival non solo non si fa sedurre da appeal di popolarità, ma è riuscito nel tempo a individuare autori che oggi sono considerati dei maestri di cinema. Ecco alcuni film insigniti del premio francese che non possiamo aver perso o che dobbiamo assolutamente recuperare:

1. Rosetta. Film del 1999 dei fratelli Jean-Pierre e Luc Dardenne. Un film che rivela il background di documentaristi dei due registi perché le riprese vengono fatte in modo tale che il prodotto artistico rappresenti in modo più naturale possibile la vita reale. La storia è incentrata su Rosetta, adolescente che combatte con l’alcolismo della madre in una squallida città del Belgio. La pellicola, d’impatto per le scelte tecniche dei registi, con la macchina da presa incollata al volto della giovane protagonista, in continuo movimento, ispirò un cambiamento delle normative sulle condizioni lavorative dei ragazzi nel Paese.

2. Probabilmente in molti si chiederanno cosa abbia fatto nella sua carriera l’attore Malcolm McDowell, principalmente noto al grande pubblico per il ruolo del violento protagonista di Arancia Meccanica Alex DeLarge. McDowell era anche il protagonista di un film importante della storia del cinema come If… (Se…) del 1968, periodo d'oro del cinema britannico a cavallo fra gli anni '60 e '70, incentrati sulle rivolte studentesche contro l’establishment. La regia era di Lindsay Anderson, uno dei padri del Free Cinema.

3. Wim Wenders, esponente di spicco del movimento del Nuovo Cinema Tedesco, ottenne questo riconoscimento nel 1984 (ancora in guerra fredda) col suo Paris, Texas, girato in lingua inglese, diversamente dai suoi precedenti lavori.

4. Il regista giapponese Shohei Imamura è uno dei pochi che ha potuto vantare ben due film vincitori di Palme d’oro. Dopo La ballata di Narayama del 1983, il bis è arrivato nel 1997 con The Eel - L'anguilla. Film sul potere della redenzione che descrive la vicenda di un uomo che passa dall’uccisione della moglie fedifraga al lavoro come barbiere e a un nuovo amore una volta scontata la pena detentiva.

5. The White Ribbon - Il nastro bianco, film in bianco-nero del 2009 girato dal regista austriaco Michael Haneke. L’opera è un cupo ritratto della famiglia e della società della Germania settentrionale alla vigilia del primo conflitto mondiale, tempo e spazio in cui affondano le radici del terrore nazista.

Naturalmente per un recupero più attento dei numerosi capolavori della storia del cinema che sono passati da Cannes, ottenendo lì la Palma d'Oro, rimandiamo alla lista completa.

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