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Autore Erika Favaro :: 25 Luglio 2016

Da “The Master” a “Barry Lyndon”: i film in cui stile e contenuto formano un equilibrio perfetto

Barry Lyndon

Cosa distingue un bel film da un film carino? Le risposte possono essere molto soggettive, ma sicuramente dev’esserci un buon equilibro tra la trama e lo stile, tra quello che si racconta e il modo in cui lo si fa. Comporre geometricamente un’immagine è uno dei tanti modi per raccontare in modo personale e artisticamente raffinato, vediamo alcuni film in cui questa caratteristica è particolarmente evidente:

The Master
Paul Thomas Anderson è uno di quei registi in grado di combinare i due universi dello stile e del racconto. Freddy, interpretato da un indimenticabile Joaquin Phoenix, viene posto spesso al centro dell’inquadratura, in situazioni che esaltano la sua solitudine e il suo senso di inadeguatezza nei confronti del mondo circostante.

Drive
Questo film di Refn è una sfida continua alla regola dei terzi. Newton Thomas Sigel, direttore della fotografia, si concentra molto su come avvicinarsi ai movimenti di macchina in modo da rendere la sensazione di vertigine, accelerazione e pericolo provate dal protagonista (Ryan Gosling) durante le sue corse spericolate. Ripensate alla scena iniziale della corsa in cui il punto di vista della macchina da presa è leggermente abbassato: niente nel cinema è casuale, qui ad esempio l’immagine è costruita per dare risalto al personaggio principale.

Se7en
Il film di David Fincher racconta la storia di due detective che non vengono quasi mai separati nelle inquadrature e questo non è un caso. Tutto gioca attorno agli equilibri fra i due personaggi e quando uno dei due non è accanto all’altro si creano dei vuoti ricchi di significato, che comunicano tanto quanto uno scambio di battute. Il personaggio di Brad Pitt è idealismo allo stato puro, in perfetta contrapposizione con il disincanto di William Somerset.

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Barry Lyndon
Niente in questo capolavoro – come succede in tutti i film di Kubrick – è casuale. Tutte le immagini sono costruite secondo criteri geometrici, i paesaggi e le ambientazioni accompagnano come dei co-protagonisti il tentativo di scalata sociale di Redmond Barry Lyndon, ne sottolineano l’ipocrisia e la solitudine.

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