La creatività richiede il fallimento, parola di Brian Koppelman

Il web è ricchissimo di consigli su come incentivare la propria creatività, su come riuscire a diventare bravi scrittori in poche mosse. Che si creda o meno che il genio sia un dono innato, c'è sempre bisogno di informarsi, scambiarsi pareri, in poche pariole, c'è sempre la necessità di migliorarsi. Un modo abbastanza concreto per riflettere sul proprio operato artistico è quello di confrontarsi sia con i nostri pari che con chi ha molta più esperienza di noi. Gli insegnamenti di oggi provengono da un regista e sceneggiatore (e avvocato) statunitense: Brian Koppelman il quale ha scritto Ocean's Thirteen, prodotto The Illusionist e diretto The Solitary Man. In una recente intervista rilasciata allo scrittore Ramit Sethi, Koppelman ha parlato della sua poetica e ha rilasciato qualche consiglio utile per tutti i creativi, vediamone alcuni.

Rigore
Si tratta di un elemento fondamentale nel processo creativo. Più che all'impegno costante, Koppelman pensa all'essere onesti con se stessi e alla necessità di riconoscere le proprie carenze. Scavalcate il vostro ego, datevi e ascoltate i pareri costruttivi.

Fallimento (è una cosa assolutamente naturale)
Siatene consapevoli: fallire è umano. Beckett d'altronde diceva “fallire ancora, fallire meglio”. Spesso riempiamo il nostro cervello di grandi aspettative, ci creiamo degli standard troppo elevati e poi ci scoraggiamo. Tutti i grandi registi però hanno vissuto giorni bui, ma il mattino dopo si sono svegliati e hanno ricominciato a lavorare e a dare il meglio.

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Non avere molto tempo per scrivere non è necessariamente negativo
Ormai è una frase fatta, un cliché abusato; non usate più la scusa “ho avuto poco tempo per scrivere”. Spesso sapere di avere un determinato arco di tempo all'interno della giornata aiuta ad impegnarsi al meglio e a non sprecare tempo inutilmente. Gestitevi il vostro tempo con serenità, è uno dei più grandi regali che possiate farvi.