Un consiglio da chi si occupa di musica elettronica, ma come dire, l’horror ce l’ha nel sangue: questi i 5 migliori film horror secondo il DJ britannico Zomboy
Una bella selezione pubblicata da Zomboy, ovvero Joshua Mellody, DJ di dubstep e musica elettronica che già dal nome dichiara una spiccata passione per i film horror. Sebbene non vada a scavare nella storia del cinema più tradizionale o si spinga a produzione di nicchia difficilmente digeribili, la top 5 dei suoi preferiti è sufficiente per un benvenuto in grande stile nel mondo di zombie, vampiri e dissanguamenti molteplici.
“Disgustoso, spaventoso e spassoso allo stesso tempo. Chi avrebbe mai pensato che questo ragazzo sarebbe arrivato direttamente alla trilogia del Signore degli Anelli!”
Così introduce il primo film Zomboy, omaggiando la mutevole abilità di Peter Jackson di passare da Splatters – Gli strizzacervelli (1992) alle avventure di Frodo e la compagine dell’anello. Per gli appassionati, chiaramente è un film immancabile, dove tutte le paure si realizzano: la cattivissima mamma che torna dagli inferi zombificata e tramuta tutti in zombie come lei. Al tempo non fu accolto con simpatia dal pubblico, ma è un ritrovato degli anni della trilogia, dopo l’accresciuta fama di Jackson stesso; in altre parole, è un di quei prodotti che si definirebbero “incompresi” dalla critica…
Segue il ben più recente lavoro di Rodriguez, Planet terror, che Zomboy commenta esaltando la scena in cui Rose McGowen recupera una protesi da un’arma. Sensazione e delirio.
Ma la classifica non sarebbe tale se non aggiungessimo un tocco di “super fun”: Benvenuti a Zombieland (2009) è il suo preferito. Malgrado l’interpretazione eccentrica di Woody Harrelson, che rende il film grottesco e leggero (è davvero impossibile trattenersi dal ridere), malgrado lo spargimento di sangue senza limiti, Zomboy parteggia per Bill Murray. Sì, c'era anche lui, in un cammeo in cui impersona nient'altro che se stesso.
Quarto consiglio da DJ dubstep: 28 giorni dopo di Danny Boyle (2002). Non poteva certo dimenticarsi le colonne sonore, e quindi questo film entra di diritto per “la incredibile colonna sonora”.
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Ma la vetta della classifica è dominata da George A. Romero. Sebbene Zomboy non si dimentichi de L’alba dei morti viventi nella versione originale del 1978 e pure nel suo remake del 2004 (diretto da Zack Snyder), che apprezza entrambi, il suo preferito è il classico del 1968: La notte dei morti viventi. Si sbilancia: "Probabilmente è il migliore film lento sugli zombie mai fatto". Ci piace l’aggettivo lento in effetti: distingue bene una tradizione cinematografica povera da cui l’horror è nato, ma che difficilmente ora compete con il realismo dei titoli prodotti negli anni 2000 con budget, effetti speciali e computer grafica. Dove gli zombie sembrano un po’ più morti insomma e meno pupazzi di Mangiafuoco. Il trailer qui sotto, per non dimenticarsi mai dei grandi classici.
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