Nel video: Jack Torrance abusa sessualmente del figlio e "la storia che si ripete". Attraverso una nuova analisi, Darren Foley di Must See Films teorizza nuove tesi sul capolavoro di Kubrick. "Shining" è studiato molto nella narrazione
Darren Foley di Must See Films ha presentato un'analisi nuova e coraggiosa di Shining, partendo da due concetti principali: la storia che si ripete e l'abuso sessuale di Jack Torrance ai danni del figlio. Continuano le elucubrazioni sul capolavoro horror di Kubrick, che ai tempi non trovò il placito nemmeno dell'autore del libro a cui il film è ispirato, il re del terrore Stephen King. Uscito nel 1980, il film ha dovuto aspettare molto per essere apprezzato e proprio in questi ultimi anni si sta scatenando un dibattito sui significati e sui messaggi nascosti della pellicola. A tal proposito, un lavoro noto è il documentario Room 237 del 2012, che andava a scovare elementi politici, questioni di cabala e ricorrenze numeriche che a molti sono parse troppo cervellotiche. Della stessa idea è l'autore del filmato sottostante, che ha scelto uno studio più centrato sul montaggio del film, sulle corrispondenze, sulle scene eliminate e anche sulla proiezione della pellicola in senso contrario.
La questione dell'abuso sessuale è affrontata a partire da vari aspetti. In primis si evidenziano dettagli sulla probabile omosessualità di Torrance e il suo amore per i bambini, attraverso la rivista Playgirl sfogliata in una sequenza, una maglietta indossata a letto, la pagina battuta a macchina con le parole "play" e "boy"... In altre sequenze il protagonista sembra aspettare il bambino, nella stanza da letto come nell'atrio mentre gioca a tennis tavolo; questi frame sono studiati in split-screen con altre scene per creare comparazione con situazioni simili ma dal punto di vista del bambino. Lo stesso incubo della donna decrepita nel bagno è letto come un'ammissione di colpa e la tesi di Foley è che le donne siano addirittura due: questo si lega anche al discorso degli iimprovvisi jump-cut del film e delle scene misteriosamente eliminate.
Due donne come due sono le bambine, ricordo della colpa del passato in una corrispondenza che farebbe ripetere la storia di Grady e del massacro (post abuso) delle gemelline. Spazio anche per una considerazione sul finale originale e su quello alternativo, necessaria per far quadrare i conti.
Insomma, davvero tanta carne al fuoco. Molto più semplice guardare il filmato!
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