"Tarde Para la ira" di Raúl Arévalo, il thriller che potrebbe stregare Venezia 2016, presentato nella sezione Orizzonti
Ha già stregato il cronista di Hollywood Reporter il cui commento è: "The Fury of a Patient Man (Tarde Para la ira) di Raúl Arévalo è un intenso e palpitante thriller di vendetta, che riflette l’ottima e viscerale performance che lo guida, portandolo instancabilmente avanti. Il cinema spagnolo produce un thriller sporco, meravigliosamente compatto e autenticamente spagnolo e non un imitazione dei modelli americani".
Adesso il film sbarca a Venezia, un po' defilato nella sezione Orizzonti, e tra le decine di proposte del Festival, è facile che lo possiate perdere... Ma il film di Raúl Arévalo con Antonio de la Torre, Luís Callejo e Ruth Díaz è di sicuro una delle opere più feroci e crude del cinema spagnolo degli ultimi anni da non perdere.
Ecco la sinossi:
Madrid, agosto 2007. Curro è l’unico di una banda di quattro criminali che viene arrestato per una rapina in una gioielleria. Otto anni più tardi, la sua fidanzata Ana e il loro figlio sono in attesa che lui esca di prigione. José è un uomo chiuso e solitario, che non sembra trovare il suo posto nel mondo. Una mattina di inverno si reca nel bar gestito da Ana e da suo fratello e da quel giorno la sua vita si intreccia con quella degli altri frequentatori abituali del bar, che lo accolgono come uno di loro. In particolar modo, è Ana a vedere nel nuovo arrivato una speranza per la sua penosa esistenza. Scontata la pena, Curro viene rilasciato e nutre la speranza di iniziare una nuova vita con Ana. Tornando a casa, però, Curro trova una donna confusa e insicura e si troverà a dover affrontare un uomo che distruggendo le sue aspettative cambierà tutti i suoi piani.
Per quanto riguarda Raúl Arévalo Tarde para la ira è il suo esordio alla regia, dove è anche co-sceneggiatore.
Il suo primo ruolo da attore protagonista arriva nel 2006 con Dark Blue Almost Black, il primo film di Daniel Sánchez Arévalo. Successivamente recita nel film di Antonio Banderas Summer Rain e nel 2007 in Seven Billiard Tables di Gracia Querejeta, film per il quale ottiene una nomination ai Goya come Miglior Attore Non Protagonista.
Nel 2008 recita al fianco di Javier Cámara e Maribel Verdú in The Blind Sunflowers, un film di José Luis Cuerda basato sul romanzo di Alberto Méndez, per il quale ha ottenuto una nomination ai Goya come Miglior Attore Protagonista.
Nel 2009 vince un Goya come Miglior Attore Protagonista per la commedia Fat People per la regia di Daniel Sánchez Arévalo. Nel 2011 recita in Cousinhood dello stesso regista, per il quale ottiene un’altra nomination ai Goya.
Tra gli altri suoi lavori, del 2010 Ballata dell’odio e dell’amore di Álex de la Iglesia e Even the Rain di Icíar Bollaín, del 2012 Ghost Graduation di Javi Ruiz Caldera, del 2013 Gli amanti passeggeri di Pedro Almodovar, del 2014 La isla minima di Alberto Rodriguez, nel quale è co-protagonista al fianco di Javier Gutierrez e del 2015 Sidetracked di Álvaro Fernández Armero. Del 2016 il thriller To steal from a thief di Daniel Calparsoro.
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