Venezia 73: in programma anche "L'uomo che non cambiò la storia" di Enrico Caria

È stato appena reso noto un nuovo titolo in programma alla 73ª Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia che sarà presentato in collaborazione con le Giornate degli Autori – Venice Days, una rassegna autonoma all’interno della Mostra che si pone l’obiettivo di portare l’attenzione su un cinema di qualità che ricerchi l’innovazione e l’originalità espressiva. Si tratta del film documentario L’uomo che non cambiò la storia di Enrico Caria, regista, scrittore e giornalista italiano conosciuto per le sue collaborazioni con testate nazionali come Repubblica, L’Unità, Il Fatto Quotidiano e per la realizzazione delle commedie nere satiriche Carogne, Blek Giek e 17, ovvero: l’incredibile e triste storia del cinico Rudy Caino.

Il lavoro - realizzato con le immagini prese in prestito dall’archivio dell’Istituto Luce di Cinecittà - è liberamente ispirato da Il viaggio del Führer in Italia, diario di Ranuccio Bianchi Bandinelli, archeologo e storico dell’arte, nonchè forte oppositore del fascismo, che proprio in occasione della visita italiana di Hitler fu incaricato contro la sua volontà di fare da guida al dittatore nelle città di Roma e Firenze.

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Giorgio Gosetti, direttore delle Giornate degli Autori, ringrazia Alberto Barbera per aver permesso la partecipazione di Caria con il suo documentario, descritta come “un'occasione che non solo segnala il vivace talento di Enrico Caria, ma riporta d'attualità una pagina della storia italiana che molto insegna al nostro presente. La tutela del patrimonio storico dell'Italia, la forza della bellezza contro la brutalità delle dittature, la figura di un grande intellettuale come l'archeologo Bianchi Bandinelli e la sua paradossale vicenda a fianco di Mussolini e Hitler, sono tutti elementi di una riflessione culturale e politica che questo documentario di finzione (ma rigoroso nell'utilizzo delle fonti) rende straordinariamente attuali".