Ritratto di Erika Favaro
Autore Erika Favaro :: 5 Maggio 2016

L’attrice che ha lavorato con Giorgio Strheler e Checco Zalone condurrà le cerimonie d’apertura e di chiusura del festival in programma dal 31 agosto al 10 settembre

Sonia Bergamasco

È sempre un grande piacere quando la madrina di un festival, oltre che ad essere una donna affascinante, è anche un’attrice di talento, attenta conoscitrice del panorama artistico che rappresenta. Questo è quello che fortunatamente accadrà quest’anno in occasione della 73ª edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, dove le cerimonie d’inaugurazione e di chiusura saranno condotte da Sonia Bergamasco.

Nata  a Milano dove si è inizialmente diplomata in pianoforte presso il Conservatorio Giuseppe Verdi, Sonia Bergamasco è un’attrice che proviene dal teatro, ma che poi ha saputo interpretare i personaggi più diversi anche nel cinema e nella televisione.

Dopo aver studiato recitazione presso la Scuola del Piccolo di Milano, il suo debutto è stato accanto ad un mostro sacro come Giorgio Strehler (Arlecchino servitore dei due padroni), ma è stata anche la fatina dell’ultima edizione teatrale e televisiva del Pinocchio diretto da Carmelo Bene. Dal 2001 è regista e interprete di alcuni progetti in cui la musica dialoga con il teatro e la letteratura e nel 2015 infatti dirige lo spettacolo Il ballo tratto dal racconto di Irène Némirovsky.

Al cinema l’abbiamo vista per la prima volta sempre nel 2001 ne L’amore probabilmente di Giuseppe Bertolucci e nel 2004 ha incantato il pubblico di tutta Italia con il suo personaggio tormentato ne La meglio gioventù di Marco Tullio Giordana, ruolo che le è valso il Nastro d’argento come attrice protagonista. In televisione è stata da poco la nuova Livia negli ultimi episodi de Il commissario Montalbano, ma ha riscosso molto successo anche per il suo lavoro in fiction come Tutti pazzi per amore (2008-2010).

[Leggi anche: Recensione di Quo Vado? | La maschera di Checco Zalone torna in vetta]

Un’attrice che sa lavorare per Checco Zalone e per Massimo Castri, che ha collaborato con Liliana Cavani e che dal 31 agosto al 10 settembre 2016 sarà il simbolo del nostro cinema, un cinema che sta rinascendo e che sicuramente la rivedrà protagonista in tutta la sua bravura. 

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