Ritratto di Fiaba Di Martino
Autore Fiaba Di Martino :: 2 Dicembre 2014
Locandina di Un amico molto speciale

Recensione di Un amico molto speciale: Moderna ed edificante fiaba natalizia sull’amicizia tra un giovane ladruncolo vestito da Babbo Natale e un piccino che lo crede il vero signore dei balocchi. Bimbi e bimbe si divertiranno

Da un certo punto di vista, possiamo tirare un sospiro di sollievo: all’appropinquarsi delle feste natalizie, del Cenone, della neve e del Capodanno, le famiglie giunte in massa per un mese all’anno a riempire i cinema e rimaste fuori dall’ennesimo cartoon Disney e dall’ennesimo becero cinepanettone, si ritroveranno forse per caso nella sala di Un amico molto speciale, e possiamo scommettere che ne usciranno piacevolmente soddisfatte.

Non è molto più che un filmetto straight-to-video, quello di Alexandre Coffre (Tutta colpa del vulcano), una leccornia da sgranocchiare distrattamente per evitare il gelo dell’inverno e le abbuffate decembrine, e per trovarne i pregi si fa prima a dire quel che non è: non è una sconfortante commedia americana plastificata e demente, non ha una durata eccessiva, limitando perciò l’esondare di melassa, non ha come protagonista uno di quei bambini insopportabilmente saccenti e leziosi che tanto sembrano piacere alle commedie d’oggi, e non tratta con compiacente accondiscendenza i piccoli beneficiari della pellicola. Una moderna, edificante fiaba natalizia, urgente di buoni sentimenti, di miele che cerca comunque di stemperare con momenti dinamici quasi rocamboleschi, un’avventura notturna vissuta attraverso gli occhi partecipi e con l’eccitato fiato in gola del piccolo Antoine (fresco e pacioccoso il giusto l’esordiente Victor Cabal).

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La storia è quella di un’amicizia che nasce per caso, un fraintendimento redditizio che porta il sognante e sottilmente malinconico seienne a inseguire un ladro travestito da Babbo Natale, convinto che sia quello vero. L’ingenuità del bambino, a cui il delinquente dal buon cuore (un inedito Tahar Rahim) è inizialmente ostile, va a suo vantaggio – il piccolo è un provvidenziale ottimo scalatore –, e ne fa così il suo assistente nel crimine (nella missione magica, secondo Antoine). E così la strana e improbabile coppia, tra inseguimenti e rivelazioni, incontri pericolosi – un malavitoso/Uomo Nero – e fortunati – una showgirl/Folletta – trascolora il mondo esterno in una favola popolata da peripezie e prove da superare, scoprendo di avere in comune più di quanto pensassero (la paura di crescere, la solitudine genitoriale), aiutandosi vicendevolmente e arrivando a un lieto fine più zuccheroso di una busta di marshmallow.

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Magari noi, gli adulti, saturi di storielle formato cartoline d’auguri confezionate di belle speranze, snodi elementari, incongruenze e buoni/cattivi schierati, borbotteremo e ci agiteremo scocciati sulle poltrone: ma bimbi e bimbe, è certo, si divertiranno come pazzi a seguire l’eroe in miniatura Antoine, a vederlo ballare sui tetti, calarsi giù dai balconi, imparare a dire le parolacce, immaginare un volo sulla slitta, ed ergersi a difensore dell’incanto e della meraviglia, del diritto di sognare.

Trailer di Un amico molto speciale

Voto della redazione: 

3

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