In uscita il 2 ottobre, "The Martian" di Ridley Scott può sembrare simile ad "Interstellar" di Christopher Nolan, ma non lo è. Scopriamo cosa hanno da dire il protagonista Matt Damon e il regista Ridley Scott in merito...
Matt Damon parla delle differenze che intercorrono tra Interstellar di Christopher Nolan e l’atteso The Martian di Ridley Scott, che uscirà nelle sale il 2 ottobre.
Nuovamente indossando una tuta da astronauta e rimanendo ancorato alla speranza che qualcuno possa salvarlo dalla sua solitudine nello spazio, Matt Damon mostra come i due lungometraggi fantascientifici presi in esame, ossia Interstellar e The Martian, non debbano essere visti come la fotocopia l'uno dell'altro.
In un primo momento si potrebbe pensare che il film diretto da Ridley Scott possa essere assunto come un prequel di quello diretto da Nolan, ma chiunque abbia letto il romanzo The Martian scritto da Andy Weir, può già essersi fatto un’idea di quanto i due racconti siano diversi.
Inizialmente anche Matt Damon nutriva dei dubbi circa la somiglianza tra i due lungometraggi “Non avevo mai incontrato Ridley Scott” afferma l’attore “Quando lessi lo script, mi piacque sin dal primo istante, ma la mia esitazione risiedeva nel fatto che avevo già interpretato un astronauta in Interstellar e poteva sembrare strano se, dopo essermi preso una pausa di un anno e mezzo, tornassi a recitare nuovamente nei panni di un astronauta”, ma Matt Damon aggiunge “Dopo che spiegai Interstellar a Ridley, lui mi disse che il film era totalmente differente rispetto a The Martian e che quest'ultimo sarebbe stato molto più divertente. Così mi invitò ad accettare la parte da protagonista. Mi convinse a tal punto che non potei rifiutare!”.
Una delle differenze principali è il contenuto della pellicola: Tha Martian si concentra sul personaggio interpretato da Matt Damon e la maggior parte della durata del film sarà dedicata alla solitudine del protagonista, intrappolato sul pianeta rosso. Le prime immagini del film vedranno il protagonista abbandonato su Marte, dunque lo spettatore sarà chiamato ad interrogarsi riguardo il motivo di tale abbandono, su cosa sia accaduto in precedenza. La parte inerente alla missione per cercare di capire come permettere all’astronauta di ritornare sul pianeta terra può essere considerata secondaria; strutturalmente, questa pellicola si dimostra diversa da qualunque altra ambientata nello spazio fino ad ora mai realizzata.
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