Davide Ferrario ci porta alla scoperta dell'arte dal Rinascimento all'Ottocento con le testimonianze di Giovanni Lindo Ferretti, Giovanni Romano e Desmond Morris
Portare un museo sullo schermo non è semplicemente effettuare delle riprese dei dipinti e intervallarle da commenti di accademici. L'ha capito alla perfezione un regista preparato e sensibile come Davide Ferrario che grazie alla produzione di Rossofuoco in associazione con Innowatio e con la collaborazione di Lab80 Film ha girato L’Accademia Carrara. Il museo riscoperto.
Il film, nelle sale Nexo Digital solo il 9 e il 10 dicembre è il racconto poliprospettico di uno dei musei più importanti del nostro Paese, l’Accademia Carrara di Bergamo rimasta chiusa dal 2008 a pochi mesi fa per restauro.
Il regista de La fine della notte (1989) e de La luna su Torino (2013) ha raccontato la riapertura al pubblico della Pinacoteca provvedendo a creare diversi filoni narrativi, nella piena consapevolezza che il museo è un organismo vivo, che viene vissuto ogni giorno in modi diversi.
La riflessione sull'atto del guardare le opere d'arte è arricchita dalla bellezza inestimabile delle immagini di Raffaello, Mantegna, Bellini, Botticelli, fino ad arrivare alla fine del XIX secolo.
Ferrario, sempre attento e interessato al mondo musicale (molto riuscita la collaborazione con i Marlene Kuntz per Tutta colpa di Giuda) ha ripreso le performance di musicisti rock nelle sale del museo e ha coinvolto una personalità che sicuramente porta spessore e profondità al suo film: Giovanni Lindo Ferretti, ex cantante e autore di CCCP e CSI, leggerà infatti dei brani di Vasilij Grossman dedicati ai segreti nascosti nel volto della Madonna; ad accompagnarlo le atmosfere musicali live di Gianni Maroccolo e Paolo Simonazzi.
[Leggi anche: Anche Ferrario nella rassegna di cortometraggi di Piemonte Movie]
Le guide d'eccezione saranno lo storico dell'arte Giovanni Romano e il celebre antropologo inglese Desmond Morris secondo il quale “L'arte rende la vita speciale, questo è il suo senso. Quando creiamo opere d'arte ci impegniamo nello sforzo primigenio di rendere la vita speciale. Non possiamo fare a meno della bellezza, anche se si tratta solo del colore della nostra auto. L'arte è una necessità, non solo un divertimento. È un qualcosa che abbiamo bisogno sia presente nella nostra vita, in una forma o in un'altra”.
Per conoscere le sale in cui sarà possibile vedere L’Accademia Carrara. Il museo riscoperto basta consultare il sito www.nexodigital.it
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