Imperdibili horror anni '80 che forse non conoscevate

Che gran periodo per il cinema horror, i meravigliosi anni '80. Quelli di Sam Raimi, John Carpenter, Clive Barker, Wes Craven, Stuart Gordon e compagnia. I loro film sono ben noti e presenti in tutte le antologie dedicate al genere, ma questo, chiaramente, non significa che non ci siano altri ottimi titoli però purtroppo caduti nel dimenticatoio.

Un primo esempio? Just Before Dawn di Jeff Lieberman, evocativo slasher che mescola in un unico pacchetto Venerdì 13 e Un tranquillo weekend di paura sfruttando al massimo il mood offerto dall'ambientazione. Il risultato è una godibilissima giostra, realizzata con assoluta precisione registica e con riuscitissime dosi di ansia orrorifica. 

Che dire, poi, dello spassoso Brain Damage (La maledizione di Elmer)? A dirigere il film è Frank Henenlotter (il medesimo genio dietro Basket Case), che tira fuori una delirante pellicola trash che nel contempo è anche una chiara metafora della dipendenza da sostanze. Dimostrandosi un autentico maestro del low budget, Henenlotter sfrutta ogni mezzo a propria disposizione (sangue, sesso, effetti) per colpire l'audience, mirando sempre dritto al bersaglio senza il minimo indugio.

I fan dei b-movie italiani, invece, non si perdano Le notti del terrore di Andrea Bianchi, zombi movie virato alla ridicolaggine più assurda. Qualsiasi tentativo di descrizione non gli renderebbe giustizia, ma basti pensare che il bambino del film, Michael, è in verità interpretato dall'attore nano Pietro Barzocchini, la cui presenza ci regala un paio di maliziosissime scene tutte da gustarsi con divertita inquietudine. 

Infine, per gli appassionati di cinema asiatico, ecco Evil Dead Trap di Toshiharu Ikeda, pellicola molto estrema che non si risparmia per nulla in quanto a sangue e gore. Insomma, l'esagerazione portata ai massimi livelli di perversione ed exploitation, con tanto di fotografia minacciosa e colonna sonora in stile Goblin.