Nella masteclass tenuta ieri a Cannes durante il Festival in svolgimento, Clint Eastwood si è detto stanco del politicamente corretto che ha invaso il mondo
Nella masteclass tenuta ieri a Cannes durante il Festival in svolgimento, Clint Eastwood si è detto stanco del politicamente corretto che ha invaso il mondo.
Eastwood si è comunque rivolto soprattutto alla situazione statunitense, dicendo che forse lui ha un po' di colpa in questo: quando uscì nel lontano 1971 (ma erano davvero altri tempi... ) il suo film sul famoso ispettore Callaghan, indimenticabili sono le reazioni al personaggio considerato fin troppo destrorso... o quanto meno non politicamente corretto. Da lì in poi, forse, cominciò tutta quella autocensura che ha preso il nome di "politicamente corretto".
"Non solo ci stiamo uccidendo con le nostre mani, ma non abbiamo neanche il senso dell'umorismo" ha detto l'ispettore Callaghan. Mr. Eastwood, che è arrivato alla bella età di 86 anni, può certo permettersi di parlare di qualunque cosa dall'alto della sua esperienza vissuta, lui che è cresciuto proprio durante il triste periodo della Grande Depressione. Facendo quindi il confronto con le crisi di adesso senza che si siano mai vissute quelle dove forse si soffriva veramente la fame...
Ma del resto Eastwood è proprio un impulsivo. Sentite cosa ha risposto ad un giornalista che gli ha detto che lui è un cineasta abituato a fare i suoi film con la pancia, con il suo istinto viscerale: "Il tuo istinto spesso funziona meglio dell'intelletto... intellettualizzare, o pseudo-intellettualizzare, può farti finire dentro una gabbia. Il film è una forma d'arte basata sull'emozione e non sul cervello".
Ben detto Mr. Eastwood!
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