Il sito openculture.com propone una lista di titoli da guardare in streaming gratuitamente
C’è sempre una soluzione alle serate in cui piove o alle domeniche consacrate al divano, c’è (quasi) sempre una soluzione a quei professori che prima di esaminarti in storia del cinema ti obbligano a vedere i film con i tuoi occhi, non attraverso quelli di chi ha scritto i manuali. Oppure c’è semplicemente soluzione per chi volesse vedere dei film, ampliare il proprio bagaglio di visioni.
Modi per soddisfare queste premesse ce ne sono diversi, il bello di questa notizia è che vi stiamo per dire come farlo online e gratis.
Barra degli indirizzi, digitare: openculture.com/freemoviesonline. Ecco che la possibilità di scrollare aumenta incredibilmente. I film che si possono vedere liberamente sono ben 725, una buona base di partenza per chi si volesse dire “esperto di cinema” e la “vertigine della lista”, come direbbe Umberto Eco, è suddivisa per generi.
Si parte da "Comedy and drama”, in cui si trova veramente di tutto: un adattamento di Addio alle armi di Hemingway con Gary Cooper ed Helen Hayes del 1932, A Song of Love l’unico film del drammaturgo Jean Genet, fino ad arrivare a un cortometraggio di Wes Anderson ambientato in Italia, Castello Cavalcanti del 2013. La seconda categoria lascia che a parlare sia un nome: Hitchcock, in cui si racchiudono noir, horror e thriller, tutti rigorosamente in ordine alfabetico.
L’elenco procede con le pellicole sul kung fu e le arti marziali, discipline che hanno regalato al cinema momenti indimenticabili così come il western in cui si troveranno titoli come Death Rides A Horse (1967) ovvero Da uomo a uomo di Giulio Petroni, film che ha ispirato la trama per il primo capitolo di Kill Bill.
[Leggi anche: Streaming online di film gratis su Rai Tv]
Si dice che il cinema sia un’arte relativamente giovane, questo permette di sondarne le origini abbastanza facilmente, per farlo bisogna ovviamente partire dai film muti. In questa sezione si trovano titoli incredibili, da una parodia della Carmen di Charlie Chaplin (A Burlesque On Carmen, 1915) fino al capolavoro dell’avanguardia sovietica che risponde al nome di Dziga Vertov e il suo L’uomo con la macchina da presa (1929). Moltissimi sono inoltre titoli di documentari, tra i quali impazziranno i fan di Paul Mc Cartney (Paul McCartney: Chaos & Creation at Abbey Road), Herzog (Portrait Werner Herzog) o James Dean (The James Dean Story, girato da Robert Altman).
A chiudere le porte del paradiso la sezione dedicata all’animazione che non è cosa per giovani spettatori, ormai abbiamo imparato ad ammetterlo.
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