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Autore Marco Rovaris :: 19 Gennaio 2015

"Interstellar" non va oltre le candidature tecniche, mentre "Gone Girl" di Fincher è rappresentato solo da Rosamunde Pike come Miglior attrice: in un'edizione definita ironicamente "total white" scopriamo gli esclusi dalla corsa agli Oscar 2015

Gone Girl

Le nomination agli Oscar del 2015, che saranno consegnati il 22 febbraio, hanno lasciato la consueta dose di strascichi polemici per gli esclusi inaspettati anche quest'anno, in un'edizione che le minoranze etniche hanno già battezzato "total white" a causa della schiacciante predominanza di nomi bianchi in lista, a dispetto di tanti interpreti o artisti che avrebbero meritato più visibilità. Selma in realtà è tra i film in corsa per il premio più prestigioso, ma la comunità nera lamenta l'assenza in Miglior regia e Miglior canzone originale.

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I candidati nelle categorie tecniche sono state presentati da Cuaron e J.J. Abrams, il primo dei quali l'anno scorso ha trionfato con il suo Gravity, capolavoro 3D che ha effettivamente sbancato l'edizione 2014. Probabilmente è la legge degli anni alterni che ha impedito a Interstellar di Nolan di accaparrarsi tante candidature, con sole tre possibilità, in Miglior sonoro, Miglior montaggio sonoro e Migliori effetti speciali: se l'anno scorso sono stati premiati la tecnologia avanguardistica del digitale e un risultato esorbitante agli occhi del pubblico, forse quest'anno l'Academy ha intenzione di dare spazio a opere più riflessive sul cinema e su quello che in accademia viene definito metacinema. Ecco perché, allora, Boyhood e Birdman hanno raggiunto la vetta nelle nomination, per il desiderio di Linklater, soprattutto, e di Iñárritu di esplorare i meandri della macchina cinema, dal punto di vista concettuale e temporale il primo e in maniera più psicologica il secondo.

[Leggi anche: Tutte le nomination agli Oscar 2015]

Abbastanza scandalosa l'assenza quasi totale di Gone Girl - L'amore bugiardo, eccezion fatta per Rosamunde Pike, candidata a Miglior attrice: Fincher è stato indubbiamente snobbato in pieno, nonostante un film potente e sui generis. Anche se non immediatamente, saltano agli occhi le assenze di Edge of Tomorrow, Under the Skin e Solo gli amanti sopravvivono.

Angelina Jolie potrebbe anche accontentarsi delle tre nomination tecniche, ma all'uscita di Unbroken troppa critica si dimostrò entusiasta per non lasciar sperare la neoregista in qualche elenco più prestigioso, anche vista la scarsa considerazione di Maleficent, dove la Jolie era protagonista, annunciato prima dell'uscita come un evento storico e relegato nella sezione Migliori costumi.

Tra gli attori è notevole l'esclusione di Jake Gyllenhaal, che sembrava aver messo tutti d'accordo con l'allucinata intepretazione in Nightcrawler; invece al suo posto c'è Bradley Cooper, che lotterà con le sorprese Steve Carell e Eddie Redmayne. Il vecchio Clint Eastwood non figura tra i migliori registi, dove invece c'è un soddisfatto Wes Anderson, il cui Grand Budapest Hotel ha davvero fatto centro in svariate categorie, dimostrando la versatilità del regista e confermando al suo fianco mestieranti esperti.

Clamore ha suscitato anche l'esclusione di The Lego Movie dall'elenco per Miglior film d'animazione, anche se gli autori sono usciti dal disagio dicendo che non era loro intenzione realizzare un film per famiglie.

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