Gerusalemme: Violente proteste contro una nuova multisala cittadina, "colpevole" di aver deciso di tenere aperte le proprie porte anche durante il giorno considerato "di riposo" dalla cultura ebraica, ovvero il Sabato
Caos a Gerusalemme, dove un gruppo di ebrei ultra-ortodossi ha protestato contro una nuova multisala, "colpevole" di aver deciso di tenere aperte le proprie porte anche durante il giorno considerato “di riposo” dalla religione ebraica, ovvero il Sabato. Per l'occasione, migliaia di uomini si sono radunati nelle zone di Romemah e Mea Sherarim, e quello che doveva essere un semplice corteo è irrimediabilmente caduto nella violenza, tra vetri spaccati e sassi lanciati contro la polizia locale. Sotto attacco anche i giornalisti, con diverse persone finite poi sotto arresto e dietro le sbarre.
Il cinema in questione è il Yes Planet di proprietà della Cineworld, che ha aperto giusto questa settimana. Come praticamente gran parte delle sale di tutto il mondo, anche il Yes ha comunicato di non seguire nessun giorno di chiusura, nemmeno lo Shabbat ebraico; essendo di proprietà privata, infatti, la sala non dovrebbe essere soggetta alle normali regolamentazioni applicate ad altri settori commerciali della città. Ha dichiarato Moshe Greidinger, amministratore delegato di Cineworld: “Mi aspettavo queste proteste. Sono cresciuto durante le 'guerre Shabbat', alla fine si riesce a raggiungere uno status quo e credo che sarà così anche stavolta”.
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Prima che il Yes Planet aprisse, diverse zone della città sono state riempite di centinaia di volantini con su scritto messaggi come “Lo Shabbat di Gerusalemme è in pericolo”, “Vogliono dissacrare la città” e “Fermate questo flagello”. Speriamo che le cose si calmino, trovando, prima o poi, un proprio equilibrio.
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