Carlo Vanzina ci lascia a 67 anni dopo lotta con un male incurabile. Nonostante i numerosi detrattori è uno dei grandi autori della commedia popolare italiana
Se ne va nel Paradiso dei registi a soli 67 anni, dopo lotta con un male incurabile, Carlo Vanzina, figlio d'arte, figlio del grande Stefano, ovvero Steno, uno dei padri della commedia italiana.
Con il fratello Enrico è stato l'autore delle più riuscite commedie spesso soprannominate "nazional popolari" per trovare un termine dispregiativo. Ma vi assicuriamo che negli anni ottanta quando uscirono Sapore di mare, Vacanze di Natale e Eccezzziunale... veramente, pensavamo che fossero dei capolavori. Ed in effetti sono ad oggi considerati dei cult assoluti. Lanciando tantissimi attori tra i quali Masimo Boldi, Christian De Sica, Diego Abatantuono, Jerry Calà, Marina Suma, ecc. ecc.
I Vanzina hanno rappresentato nel decennio degli anni ottanta la continuazione, anzi più che altro la ripresa di un genere che negli anni settanta era un po' in crisi, o almeno il cinema intellettuale, politicizzato, di quegli anni metteva in primo piano alcuni autori (non facciamo i nomi), cercando dall'altra parte di mettere in un angolo i validissimi autori che erano in fondo i veri eredi del cinema artigianale degli anni sessanta. E Carlo imparò l'arte del set proprio a contatto con uno dei maestri della commedia popolare come Mario Monicelli.
I Vanzina erano quelli che sceglievano attori come Guido Nicheli per la sua straordinaria presenza e il suo linguaggio praticamente inimitabile del milanese "imbruttito" come si dice oggi. Attori che non avevano di certo frequentato l'Actors' Studio.
Carlo Vanzina insieme al fratello, forte dei successi continuò poi negli anni novanta grazie anche alle aspettative di incasso dei famigerati cinepattoni che qualche egregio studioso straniero si è pure "disturbato" di studiare a fondo, vista la scarsa voglia di studiosi nostrani anche in tempi in cui si recuperava e rivalutava di tutto, in qualche caso per fortuna in altri... lasciamo perdere.
Poi però già a metà anni novanta, i tempi sono cambiati e le idee non sono più tanto fresche, e così si cercano degli improbabili remake che per quanto ci riguarda hanno poco senso, vedi quello di Febbre da cavallo, Febbre da cavallo - La mandrakata, che arriva nel 2002. Stesso discorso vale per le Vacanze di Natale e Sapore di mare con Vacanze di Natale 2000 e Sapore di te del 2014.
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