In occasione della promozione del suo ultimo film, "Bridges of Spies", Spielberg ha rilasciato dichiarazioni che profetizzano la fine del successo dei film tratti da famosi comic-book, finora in testa alle classifiche del botteghino.
Due anni fa, dopo aver faticato molto per portare Lincoln nelle sale , Steven Spielberg avvisò che Hollywood era sull'orlo di un enorme collasso, se solo alcune tra le super produzioni in cantiere avessero fatto flop al botteghino. Da allora, Spielberg ha contribuito a portare Jurassic World nelle sale, facendo il produttore esecutivo per il blockbuster dell'estate che ha totalizzato più di 1,6 miliardi di dollari in tutto il mondo.
Ciò nonostante è ancora preoccupato riguardo al futuro dell'industria cinematografica statunitense e al modello di business in voga a Hollywood che venera i film tratti dai comic-book. "Ci sarà un tempo dove i film dei supereroi prenderanno la strada dei Western" ha dichiarato Spielberg alla Associated Press, durante la promozione del suo ultimo lavoro, Bridge of Spies (Il ponte delle spie).
"In questo momento i film sui supereroi stanno andando bene, gli incassi sono ancora ottimi. Quello che voglio dire però è che questi cicli non hanno una durata infinita. Ci sarà un giorno in cui le storie dei supereroi saranno soppiantate da altri generi che forse qualche giovane regista sta già pensando di scovare per tutti noi".
Il film di Spielberg sulla guerra fredda, con Tom Hanks, per la prima volta insieme al regista dai tempi di The Terminal, arriverà nelle sale il 16 ottobre (data d'uscita negli Stati Uniti). Il regista è al momento in post produzione su The BFG, un adattamento al libro per bambini di Roald Dahl (Il Grande Gigante Gentile).
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